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Aggressione al carabiniere a Castellammare: altri due arresti

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Le forze dell'ordine hanno stretto il cerchio attorno agli ultimi due violenti del "branco" responsabile dell'aggressione al carabiniere.

Aggressione al carabiniere a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli: arrestati gli ultimi due componenti del “branco”. Si tratta di due pregiudicati del posto. Secondo l’accusa uno aveva ha il carabiniere con uno sgabello, l’altro ha ripetutamente preso a calci il militare quando già era a terra. I due sono ritenuti responsabili di violenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni personali pluriaggravate. Per lo stesso episodio le forze dell’ordine hanno già assicurato alla giustizia altri quattro aggressori.

Aggressione al carabiniere: le indagini

Il terribile episodio è avvenuto lo scorso 1 agosto nel centro della città di Castellammare. Un gruppo di persone ha posto in essere una brutale e violenta aggressione ai danni del carabiniere libero dal servizio Giovanni Ballarò. Il militare stava filmando, con il proprio smartphone, i soggetti coinvolti in una lite avvenuta poco prima per strada allo scopo di acquisire gli elementi necessari alla loro successiva identificazione.

L’inchiesta delle forze dell’ordine

Nella serata di ieri, perciò, i carabinieri della compagnia di Castellammare, agli ordini del capitano Carlo Venturini, hanno eseguito due nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le indagini sono andate avanti senza sosta. I carabiniere hanno utilizzato anche le immagini filmate dal carabiniere aggredito e da quelle estrapolate dal sistema di videosorveglianza di un esercizio commerciale.

La dinamica dell’aggressione

Uno degli ultimi arrestati ha posto in essere l’azione più violenta contro Ballarò, colpendolo prima con calci e pigni e poi con uno sgabello di ferro al capo. Ballarò è quindi stramazzato al suolo privo di sensi. L’ultimo dei sei aggressori è sceso da uno scooter ed ha preso a calci il militare già a terra.

La reazione della cittadinanza

L’appuntato Giovanni Ballarò dopo alcuni giorni in ospedale è stato dimesso ed è tornato dalla propria famiglia. A Castellammare venerdì scorso è stata organizzata una manifestazione di solidarietà alla quale hanno preso parte numerosi sindaci del comprensorio, la Diocesi e il sottosegretario al ministero degli Interni Carlo Sibilia.