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Coronavirus: governo pensa a test rapidi per rientri da Grecia e Spagna

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Il ministro Speranza ha avviato la procedura per effettuare test rapidi per il coronavirus da chi torna da Grecia, Spagna, Croazia e Malta.

I diversi cittadini tornati dall’estero positivi al coronavirus preoccupano il governo e i membri del Comitato tecnico-scientifico. Per scongiurare ulteriori casi di importazione stano pensando di effettuare test rapidi in aeroporto a chi torna da zone a rischio come Grecia e Spagna.

Test rapidi per rientri da Grecia e Spagna

Nel mirino ci sono anche Malta e Croazia da cui sempre più ragazzi stanno tornando contagiati. Gli ultimi riguardano otto casi in provincia di Arezzo, cinque in Salento, due a Partinico: tutti giovani, per la maggior parte asintomatici o con sintomi lievi, che hanno anche fatto abbassare l’età media di chi si ammala al di sotto dei 40 anni.

Per questo alla richiesta degli esperti di varare misure di massima attenzione il ministro della Salute Roberto Speranza ha avviato la procedura per effettuare test rapidi negli aeroporti. “Spero di sbloccarli a breve, lo stiamo valutando con lo Spallanzani“, ha affermato. Controlli che in realtà verranno fatti anche in porto, stazioni e frontiere terrestri.

L’altra opzione sul tavolo dei tecnici è quella di imporre la quarantena di 14 giorni a chi rientra dalle suddette nazioni, come già avviene per gli ingressi dagli Stati Uniti. Si porrebbe però il problema di chi è già all’estero e non aveva messo in preventivo l’isolamento. Motivo per cui i test rapidi sembrano essere la soluzione quasi definitiva.

Nel mentre le Regioni stanno adottando da sé norme più restrittive. Il Lazio per esempio, in vista della ripresa delle lezioni in presenza, ha reso necessari gli scanner per la misurazione della temperatura agli ingressi di asili e scuole per l’infanzia.