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Tampone positivo in aeroporto: come funziona il protocollo?

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Il protocollo sanitario se il tampone in aeroporto è positivo si basa sull'efficacia del contact tracing, che non può essere infallibile.

Se il tampone in aeroporto è positivo, cosa bisogna fare? E in questi casi, come funziona il protocollo? Sono domande lecite e molto attuali, alla luce degli ultimi controlli anticovid effettuati ai passeggeri provenienti da viaggi all’estero, e che allo scalo di Fiumicino hanno confermato, nelle ultime ore, l’esito positivo al Coronavirus ad una ragazza proveniente dalla Grecia ed un ragazzo in vacanza a Malta.

Il protocollo sanitario dei tamponi in aeroporto prevede il contact tracing, ossia la tracciabilità della potenziale rete di contatti del soggetto infetto e, nella fattispecie del Covid sui voli, consiste nel contattare i passeggeri seduti vicino al soggetto e quelli nelle due file anteriori e posteriori allo stesso.

Tampone aeroporto positivo, cosa fare?

In attesa dei risultati dei test, le persone contattate devono necessariamente stare in quarantena, mentre si avvia la seconda fase del contact tracing che consiste nell’estendere le analisi a tutte le persone presenti sul volo e risultate negative al primo tampone. Anche queste persone, in attesa dei risultati, dovranno stare a casa.

Mentre la paura si appropria degli scali nazionali più frequentati, con l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera che ha annunciato alcune ore fa altri 5000 tamponi in arrivo per l’aeroporto di Malpensa, alcuni provano a mettere in dubbio l’effettiva infallibilità dei tamponi in arrivo all’aeroporto. Che cosa avviene al sistema del contact tracing, per esempio, se un passeggero contrae il virus poco prima della partenza, e una volta in arrivo allo scalo non presenta i sintomi del Coronavirus che tardano a svilupparsi nelle 24 ore successive? Non solo, anche chi risulta negativo al tampone potrebbe poi contrarlo proprio all’interno delle strutture aeroportuali, magari mentre si sbarca o si recupera il bagaglio.

Quali aeroporti italiani effettuano tamponi?

Al momento i tamponi non si effettuano obbligatoriamente in tutti gli aeroporti italiani. Gli scali dotati di postazioni e tamponi sono quelli romani (aeroporti Ciampino e Fiumicino), i tre aeroporti veneti di Venezia, Verona, Treviso, e quelli di Pescara e Perugia, a cui ieri si sono aggiunti l’aeroporto ‘Falcone e Borsellino’ di Palermo e l‘aeroporto di Torino-Caselle. I tamponi non vengono effettuati negli aeroporti sardi come in quelli pugliesi di Bari e Brindisi, ma anche allo scalo di Catania sono assenti. In settimana è previsto il via libera per l’aeroporto ‘Marconi’ di Bologna e a Milano Malpensa.