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Caso Viviana Parisi, parla il cugino: "Era bipolare"

Viviana Parisi

Nel caso di Viviana Parisi interviene il cugino e legale del marito, che spiega che la donna era bipolare.

Claudio Mondello, cugino e legale del marito di Viviana Parisi, Daniele Mondello, ha parlato dei problemi della deejay di 43 anni che è stata trovata morta a Caronia. “Ritengo probabile che Viviana soffrisse di sindrome bipolare” ha spiegato il cugino. Nel messinese continuano le disperate ricerche del piccolo Gioele, bambino di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla mamma, che è stata trovata morta cinque giorni dopo. Sono circa 70 le persone che stanno controllando la zona dove è stato ritrovato il corpo di Viviana Parisi, ma per il momento nessuna traccia del bambino. I genitori della donna hanno chiesto al procuratore di Patti, Angelo Cavallo, di poter effettuare le ricerche in modo autonomo.

Viviana Parisi era bipolare

Viviana era una donna fragile, aveva avuto problemi anche con manie di persecuzione e deliri mistici. Per questo era stata in ospedale e aveva avuto delle cure. Non è vero tuttavia che la famiglia ha preso sottogamba questi problemi di Viviana, tanto che l’ha accompagnata in ospedale anche in piena emergenza Covid-19 perché aveva cuore la sua situazione. La donna passava da momenti di lucidità ad altri in cui era confusa e temeva, anche se non c’era alcun motivo reale, che le togliessero o che potesse perdere il figlio Gioele cui era affezionatissima. Negli ultimi tempi era stata meglio, ma la famiglia l’ha sempre assistita e mai lasciata sola” ha spiegato Claudio Mondello. “I problemi non si risolvono per il tramite di una opportunistica rimozione collettiva l disagio mentale non può ricadere, nella nostra costante indifferenza, sulle spalle di chi lo viva in via diretta o su quelle dei prossimi congiunti di questi. Non accadrà, ne sono certo, ma quella di cui si discorre potrebbe essere una buona occasione per fare il punto sul nostro momento collettivo; potrebbe costituire lo spunto al fine di transitare da una originaria impostazione di tipo gerarchico e dominante (sempre in danno di chi non può difendersi) ad una, realmente, vicendevole” ha scritto Mondello su Facebook.

Le indagini, intanto, vanno avanti con qualche dettaglio in più grazie a ciò che è stato riferito dai testimoni presenti sul luogo dell’incidente. Per il momento, come ha spiegato il magistrato, non possono escludere nulla. Il padre del piccolo Gioele, Daniele Mondello, ha scritto su Facebook un appello per tutti coloro che vogliono aiutarlo nella ricerca di suo figlio. “Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla ss113 al distributore di benzina IP di Caronia. Saremo lì intorno alle 7.30” ha scritto l’uomo, raccomandandosi di indossare un abbigliamento adatto e ringraziando anticipatamente tutti. Il marito e i genitori di Viviana Parisi hanno chiesto alla Procura di poter vedere le foto del corpo della donna, ma la richiesta è stata rifiutata.