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Viviana Parisi, negata al marito richiesta di vedere foto della moglie morta

Viviana Parisi marito

Il marito ha chiesto di visionare le foto di Viviana dopo il ritrovamento del suo corpo senza vita. La richiesta è stata negata.

Si infittisce il giallo sulla scomparsa del piccolo Gioele e il ritrovamento del corpo senza vita della madre, Viviana Parisi: il marito Daniele Mondello ha chiesto di visionare le foto della moglie morta, ma la richiesta non è stata accolta.

Viviana Parisi, la richiesta del marito

Lunedì 17 agosto alcuni familiari di Viviana Parisi si sono recati in Procura a Patti (Messina), dal procuratore Angelo Vittorio Cavallo, per chiedere di visionare la foto della donna trovata ormai priva di vita nei boschi di Caronia. Tra loro c’era il marito, Daniele Mondello, il quale vuole avere la certezza che il corpo ritrovato sia quello di Viviana. Con lui anche il padre della dj 43enne, Luigino Parisi. La richiesta di visionare la foto, tuttavia, è stata negata. Per il procuratore, infatti, non ci sono dubbi sull’identità della vittima.

I genitori avevano dei dubbi addirittura sul fatto che si potesse trattare di Viviana e volevano visionare delle foto del cadavere. Gli è stato spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia, hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente”. Così ha dichiarato l’avvocato Pietro Venuti. Il legale, inoltre, ha fatto sapere che la famiglia Mondello “presto nominerà un consulente di parte per verificare dinamica e danni dell’incidente stradale avuto da Viviana Parisi”.

Intanto proseguono senza sosta le ricerche del loro bambino. Stando a quanto dichiarato dal testimone al pm, Gioele era vivo dopo l’incidente nel quale è rimasta lievemente coinvolta anche l’auto di Viviana. Del figlio per il momento nessuna traccia. Nella zona del ritrovamento del corpo della dj ci sono decine di uomini e cani molecolari. Le forze di polizia stanno controllando anche in ruderi e casolari abbandonati, estendendosi in un’area di circa 500 ettari.