Con il Coronavirus c’è l’obbligo di mascherina dalle 18 alle 6, multa salata per i trasgressori. La nuova ordinanza del ministro Speranza, in vigore dal 17 agosto 2020, non lascia spazio a interpretazioni: su le mascherine anche nei luoghi dove prima non era obbligatorio, come all’aperto, negli orari più a rischio assembramenti.
Obbligo di mascherina: multa salata
La misura punta a ridurre il rischio di nuovi focolai, soprattutto vista la bella stagione e l’affollamento delle zone turistiche, durante gli aperitivi e la vita notturna. Chi non indossa la mascherina nell’orario indicato dal ministero, rischia una multa che va da 400 a 3mila euro, la medesima sanzione che spetta a chi viola il divieto di assembramento su lungomare, piazze e slarghi.
L’età media dei positivi si è abbassata, rispetto ai mesi scorsi, questo probabilmente perché c’è più movimento dalle 18 in poi. Da qui la scelta del Governo di imporre una sorta di “coprifuoco mascherina” e la chiusura di tutte le discoteche italiane. La normativa nazionale, inoltre, consente alle Regioni di imporre in autonomia misure ancora più dure nei confronti dei trasgressori.
Coronavirus e rispetto delle regole
Intanto, nei centri urbani si moltiplicano i controlli da parte delle autorità, soprattutto nelle zone di maggior affluenza e turistiche. Recente la circolare del Viminale, inviata ai prefetti locali, che comunica la necessità di questo ulteriore giro di vite, con il coinvolgimento dei sindaci nella lotta al Coronavirus, per contenere i possibili contagi. Far rispettare le regole non è però così semplice, lo dimostrano le immagini che hanno preceduto la chiusura dei locali notturni, con assembramenti spaventosi e quasi nessuno che indossava la mascherina.