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Cremona, bambino ingerisce una moneta: non è in pericolo di vita

Bambino ingerisce moneta

Un bambino di 3 anni residente a Cremona, ha ingoiato una moneta di 20 centesimi mentre giocava. Il piccolo non sarebbe gravi condizioni.

Una storia incredibile, quella di un bambino di tre anni di Cremona, che è stato portato in pronto soccorso per aver ingerito una moneta mentre stava giocando. Il piccolo che non avrebbe avuto particolari complicanze respiratorie ed è stato salvato grazie ad un delicato intervento chirurgico. Il bambino sta comunque bene. I medici sono riusciti a intervenire tempestivamente facendo tutte le adeguati analisi del caso. Si tratta comunque di un’operazione comunque che è stata benedetta dal fatto che il bambino al momento del soccorso non era in pericolo di vita.

Bambino ingerisce una moneta, stava giocando

Da sempre una delle più grandi preoccupazioni dei genitori, è che il bambino giocando possa ingerire distrattamente oggetti piccolissimi. Ne sono un esempio i giocattoli, monete o ancora sostanze tossiche (es. detersivo). Così è capitato anche al bambino di tre anni di Cremona, che al momento del fatto, stava giocando proprio sul seggiolone davanti allo sguardo dei genitori. Davanti al piccolo c’erano proprio delle monetine che il bambino stava usando come se fossero macchinine. Al momento del controllo, però il papà ha riscontrato che mancava una delle monetine. Così, è stato proprio in questo attimo che ha deciso di recarsi in ospedale se la sua paura era infondata.

“Anche se ero accanto a lui, non ho visto direttamente cosa è accaduto, i bambini sanno essere velocissimi, basta meno di un attimo”, ha raccontato il papà. Un attimo di distrazione del genitore che in pochi secondi avrebbe potuto costare caro alla vita del bambino.

La delicata operazione

Una volta portato al pronto soccorso è stata eseguita una lastra dalla quale è risultato che nel corpo del bambino era presente la moneta, posizionata tra tonsille e laringe. “La moneta era inserita a mo di salvadanaio, dritta dritta, come si vede dall’immagine radiologica”, ha spiegato il dott. Claudio Cavalli, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale di Cremona.

“Una volta che il bimbo è stato addormentato e intubato, è stato utilizzato un gastroscopio pediatrico dal diametro di sei millimetri, poi attraverso l’impiego di pinze pediatriche molto piccole ho afferrato la moneta bloccata nell’esofago del bambino. Mi sentivo tranquillo grazie al lavoro degli anestesisti che hanno mantenuto la respirazione del paziente controllata”. Ha concluso il dott. Cavalli.