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Nave quarantena Aurelia: il sindaco vieta lo sbarco di 250 migranti

nave quarantena Aurelia

Arrivata la nave quarantena Aurelia al porto di Trapani. Con un’ordinanza, il sindaco ha posto il divieto per l’ingresso di 250 migranti.

La nave quarantena Aurelia, che nella giornata di mercoledì 19 agosto era attraccata al porto di Lampedusa, dopo essere passata per Corigliano-Rossano, è arrivata da poco al porto di Trapani. A bordo dell’Aurelia, ci sono 250 migranti che non potranno però scendere perché il sindaco di Trapani, Giacomo Trachida ha emesso un’ordinanza che vieta ai migranti di toccare il suolo italiano. Una situazione scomoda per ambo le parti, dove a farne le spese, sono ancora i migranti.

Da una parte vediamo il governo che ha dovuto dirottare la nave dopo che gli abitanti e le istituzioni di Corigliano-Rossano avevano rifiutato la nave. Dall’altra il sindaco di Trapani che ha lamentato una situazione di abbandono da parte del governo italiano che ha sempre considerato Trapani come territorio marginale.

Nave quarantena Aurelia: in 250 a bordo

La nave Aurelia, è l’ennesima imbarcazione arrivata in quest’ultimo periodo al porto di Trapani. Basti pensare che si è ancora in attesa di sapere dove verranno trasferiti i migranti della nave quarantena Azzurra, i cui passeggeri sono risultati positivi. Il viaggio della nave Aurelia può essere considerato un po’ come l’esodo di un’imbarcazione che nessuno vuole.

Già nella giornata del 19 agosto gli abitanti di Corigliano-Rossano avevano protestato e detto un secco “no” circa l’approdo della nave. Il governo ha così dirottato la nave Aurelia al porto di Trapani. Purtroppo però il governo si è fatto una bella “doccia gelata”. Nonostante le centinaia e centinaia di navi attraccate in questi ultimi anni, il sindaco questa volta ha fatto un passo indietro emettendo un’ordinanza che vieta lo sbarco dei 250 migranti a bordo.

Il sindaco: “Da mesi chiediamo aiuto”

“Si ha l’impressione che il governo – al quale i sindaci e le parti socio-economiche del trapanese, denunciando ancora una volta la marginalizzazione territoriale per carenza di collegamenti infrastrutturali, hanno da mesi chiesto aiuto, anche valorizzando la destinazione covid free – sia invece proprio a corto d’idee: da un lato financo incapace di rimettere i voli della “partecipata” Alitalia a Birgi – migrati a Palermo e Catania – provi a adesso a rimediare per risollevare le sorti della destinazione turistica trapanese con i migranti, magari pensando di “risolvere” il problema di Lampedusa … ma spostandolo su Trapani, al pari porto turistico. Non si comprende ancora perché non utilizzare porti con approdi militari?!”. Un disperato grido di sostegno del sindaco al governo che sente la propria comunità essere messa ai margini.