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Ricciardi: "Scuole ed elezioni a rischio", ma il Viminale smentisce

Walter Ricciardi

Il ministero dell'Interno ha smentito le frasi di Walter Ricciardi secondo cui con i nuovi contagi potrebbero essere a rischio scuole e elezioni.

Intervistato nel corso della trasmissione Agorà, il consulente del governo Walter Ricciardi ha affermato che l’aumento dei casi di coronavirus potrebbe mettere a rischio la riapertura delle scuole e lo svolgimento delle elezioni in programma per il prossimo 20/21 settembre. Affermazioni quelle di Ricciardi che hanno però scatenato l’indignazione del ministero dell’Interno, il quale si è subito premurato di smentire l’eventualità di un rinvio della tornata elettorale e dell’inizio delle scuole.

La smentita del Viminale

Le dichiarazioni di Ricciardi hanno immediatamente generato il panico tra i funzionari del ministero dell’Interno, i quali si sono subito affrettati a smentire una simile possibilità:Non c’è nessun ragionamento in atto. Non c’è e non c’è mai stato”, aggiungendo che si è trattato di una considerazione personale dello stesso consulente del ministero della Salute:È solo un ragionamento di Ricciardi. Non esiste”.

Il commento di Lucia Azzolina

Sulla questione è in seguito intervenuta anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha rassicurato circa l’assenza di rischi per la ripartenza dell’anno scolastico a settembre: “Abbiamo il dovere morale di riaprire tutte le nostre scuole, è una priorità del Paese ed è una priorità assoluta del governo. Certamente è un’operazione molto complessa, non a caso lavoriamo da molte settimane, ma siamo più pronti rispetto a quando la pandemia è scoppiata.

Walter Ricciardi su scuole ed elezioni

L’obiettivo è quindi per lui quello di mettere sotto controllo la curva epidemiologica che ha subito un innalzamento ed evitare di raggiungere i livelli di Spagna e Croazia, paesi in cui “oggi non si potrebbe votare“. L’aumento dei casi positivi giornalieri era a suo dire prevedibile vedendo le scene di assembramenti, così come era plausibile che si verificasse nelle fasce più giovanili in quanto espostesi maggiormente al contagio.

L’aumento è preoccupante ma siamo ancora nella possibilità di controllarlo“, ha poi rassicurato Ricciardi. Sicuramente per lui le discoteche non andavano riaperte in quanto luoghi incompatibili con il rispetto delle norme anti contagio, come hanno dimostrato le scene di assembramenti “che ora stiamo pagando“. Il risultato della violazione del distanziamento, ha spiegato, è l’aumento dei casi dopo una o due settimane, proprio quello che sta sistematicamente avvenendo.

Il chiarimento

Dopo le parole sul rischio che scuole ed elezioni possano essere compromesse, che hanno scatenato l’ira di alcuni politici tra cui Giovanni Toti, Ricciardi ha sentito il bisogno di chiarirsi. In una nota ha comunicato di non aver “mai detto che riapertura delle scuole ed elezioni sono a rischio in Italia“. Al contrario ha sottolineato che gli istituti riapriranno in sicurezza. Il suo riferimento era invece ad altri paesi dove la curva dei contagi si è rialzata in modo preoccupante.