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Coronavirus e rave party, allerta dei sindaci: possibili assembramenti

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In seguito segnalazioni pervenute all’assessorato alla sicurezza lombardo è scattata l’allerta ai sindaci per il crescente fenomeno dei Rave Party.

Dallo scorso 16 agosto ormai le discoteche e le sale da ballo hanno chiuso i battenti a causa del crescente numero di focolai in questi ambienti. Per questo motivo, ad esempio i sindaci lombardi, hanno cominciato ad adottare misure efficaci onde evitare il crescere del fenomeno dei “Rave Party” durante il periodo del Coronavirus. I sindaci, in accordo con l’assessore alla sicurezza, all’immigrazione e alla polizia della Regione Lombardia hanno dato il via all’allerta “Rave Party”, per arginare quello che potremmo definire il fenomeno delle discoteche e delle feste illegali. Si tratta di una misura doverosa che mira a tenere sotto controllo tutte quelle che possono diventare occasioni di ritrovo di assembramento illegale che potrebbero dare adito alla nascita di nuovi focolai.

Coronavirus, Rave Party: l’allerta dei sindaci

L’allerta dei sindaci lombardi ha preso corpo in seguito a delle segnalazioni che sono pervenute all’assessorato alla sicurezza della Regione Lombardia. “Da segnalazioni pervenute presso il mio Assessorato emerge che in questi giorni, sul territorio regionale, si sono riattivati, per lo più tra i giovani, dei cosiddetti ‘rave party’. Attività non consentite, che riuniscono, abusivamente, un numero molto elevato di persone”. Così ha dichiarato l’assessore alla sicurezza della regione Lombardia in una sua recente intervista.

Inoltre è presente, sempre secondo l’assessore alla sicurezza la violazione delle norme basilari sul distanziamento sociale e l’uso della mascherina e che in questo modo rendono vano ogni tentativo di arginare il Coronavirus.

Importante la conoscenza del territorio

Infine ha concluso l’assessore alla sicurezza lombardo sottolineando quanto sia importante l’accurata conoscenza del territorio, fondamentale per arginare ogni possibile assembramento non consentito: “L’accurata conoscenza dei singoli territori e, in particolare, il preventivo controllo delle aree verdi più remote o delle aree industriali dismesse che sarà attivato dai sindaci e dalla Polizia locale costituirà un ulteriore elemento di deterrenza per gli organizzatori di tali illeciti assembramenti”.