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Pier Paolo Lunelli chiede di desecretare il piano emergenza di gennaio

Conte e Speranza

Pier Paolo Lunelli chiede di desecretare il piano di emergenza nazionale del gennaio 2020.

Pier Paolo Lunelli, ex generale dell’Esercito, già responsabile della Scuola interforze per la Difesa Nbc, struttura che forma il personale militare e ministeriale al contrasto di minacce biologiche, chimiche e radioologiche e autore di diversi protocolli pandemici, ha chiesto insieme al Comitato dei familiari di desecretare il piano di emergenza di gennaio. I familiari delle vittime hanno intenzione di denunciare, dimostrando che i numeri delle vittime sarebbero stati molto più contenuti se fosse stato effettuato un piano pandemico adeguato per prevenire un’epidemia influenzale, come quello di altri Paesi. Lunelli ha spiegato all’AGI perché tutto sarebbe stato diverso in Italia.

Pier Paolo Lunelli sul piano di emergenza

Pier Paolo Lunelli è sicuro che se l’Italia avesse avuto un piano pandemico efficace si sarebbero evitati oltre 10mila vittime. L’uomo ha rilevato l’esistenza di un legame tra la dato di aggiornamento dei piani e il tasso di mortalità. “Chi aveva piani più recenti ha avuto meno morti” ha spiegato Lunelli. “In questa prospettiva, se avessimo avuto le performance dei tedeschi, che nei loro piani sono inflessibili e tremendamente organizzati, avremmo avuto in totale intorno a 6mila vittime anziché 35mila. Tuttavia, senza puntare così in alto e accontentandoci delle performance medie dell’Olanda, forse avremmo potuto risparmiare 10mila vite. Ma anche se ne avessimo salvate soltanto mille ne sarebbe valsa la pena” ha spiegato. Lunelli ha spiegato che non ha informazioni per stabilire se si tratta di una responsabilità solo politica o anche della burocrazia ministeriae, ma la Protezione civile non dovrebbe essere responsabile nel campo delle pandemie. La soluzione ottimale sarebbe stata la decentralizzazione delle decisioni, assicurando a regioni e Asl autonomia decisionale.

Pier Paolo Lunelli vuole che venga desecretato il piano di emergenza di gennaio, soprattutto tenendo conto che questi piani non vengono nascosti negli altri Paesi, in particolare modo in Europa. Questi documenti, dopo il passaggio alla fase due, dovrebbero assolutamente essere resi pubblici. Secondo l’ex generale la Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno commesso gravi errori pur avendo un piano ottimo rispetto al nostro Paese. Boris Johnson non si è presentato alla riunione del Comitato di emergenza del governo e ha confidato sempre “nell’immunità di gregge” come Donald Trump. Solo il 23 marzo è stato attivato il lockdown in Gran Bretagna e l’approccio di Johnson è cambiato solo dopo che lui stesso ha avuto il Covid. Secondo Lunelli la colpa è del troppo orgoglio personale, del senso di superiorità e della troppa sicurezza in se stessi, tipica di molti politici. Queste caratteristiche hanno portato a commettere errori molto gravi nella gestione della pandemia.