Riccardo Castrichini Continuano ad esserci molte ombre sulla scomparsa e la morte di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele di soli 4 anni. I loro corpi sono stati ritrovanti a circa 300-400 metri di distanza in linea d’aria l’uno dall’altro e questo lascerebbe presagire che i due possano essere morti in due momenti differenti. Resta da comprendere soprattutto se siano stati vittime di qualcuno o se si tratti di un omicidio – suicidio, messo in atto dalla donna. La Polizia scientifica sta effettuando dei nuovi sopralluoghi nei boschi di Caronia (Messina) dove sono stati trovati i resti e spera di trovare delle tracce di dna sui vestiti della donna.
Viviana Parisi, si cercano tracce di dna
L’esame sui vestiti della dj sarà lungo e complicato, ma potrebbe fornire delle nuove piste agli inquirenti. Ad occuparsene è il laboratorio della Polizia scientifica di Palermo coadiuvata dal medico legale incaricato dalla Procura di Patti, Messina, Elvira Ventura Spagnolo che ha eseguito gli esami su una campionatura.
“Noi pensiamo che Gioele e Viviana siano morti in due momenti e in due luoghi distinti, diversi, anche perché riteniamo complicato il trascinamento nella fitta boscaglia del corpo del bimbo”, dice l’avvocato Pietro Venuti, il legale della famiglia di Daniele Mondello, il marito della dj. “Magari la madre aveva perso Gioele ed è salita sul pilone, cadendo poi accidentalmente – dice l’avvocato – Nel frattempo, il bimbo magari è caduto da qualche altra parte e poi è stato assalito dagli animali. Comunque speriamo che questi sopralluoghi possano chiarire la vicenda”.
