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Coronavirus, il nuovo piano in Italia: no al lockdown generale

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Nessun nuovo lockdown in Italia: l'aumento dei casi di coronavirus porterà alla chiusure di zone ben circoscritte.

Tracciamento e contenimento, sono queste le attività principali a cui si dovrà fare riferimento nelle prossime settimane per cercare di contrastare la cosiddetta seconda ondata di coronavirus in Italia, secondo alcuni già iniziata. Nel piano d’intervento non si parla di un lockdown generale, esteso a tutta la penisola, ma di una vigilanza constante del territorio, con la delimitazione di zone rosse quando ve ne sia la necessità.

Coronavirus Italia, il piano anti lockdown

Un paese, un centro residenziale, un’area industriale (in Germania per l’incremento dei contagi chiusero la zona dei macelli), zone delimitare entro i cui confini far scattare la procedura di contenimento calcolata anche in base alle caratteristiche del focolaio. Quest’ultima dicitura è molto importante, infatti, come riportato da Il Messaggero, se un piccolo paese ha decine di persone infette, ma i servizi epidemiologici hanno già identificato l’origine del contagio, circoscritto e isolato tutti i contatti, allora la zona rossa risulta inutile. Di contro, anche in presenza di un numero minore di casi, per i quali però non è chiaro il percorso della trasmissione, bisognerà intervenire senza esitazione isolando l’area.

Per il Comitato tecnico scientifico e il governo, la capillarità degli interventi dovrebbe permettere di garantire un adeguato sviluppo dell’economia nazionale, senza per questo venir meno alla tutela della salute dei cittadini. L’incognita più grande in tal senso è la riapertura delle scuole, i cui effetti sull’intero sistema paese non possono essere calcolati con precisione.