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Picchiare i figli è reato, ora lo conferma anche la Cassazione

picchiare i figli è reato

Non possono più esistere "schiaffi educativi", oggi il rispetto del bambino è primario e picchiare i figli costituisce un reato: la sentenza.

Essere genitori è il mestiere più difficile del mondo. Avere nelle mani l’educazione e la formazione di una persona non è semplice, e non si può sbagliare. Ogni genitore agisce secondo la propria coscienza e la propria emotività, valutando cosa sia giusto e cosa sbagliato, ma ora la Cassazione stabilisce che picchiare i figli sia non solo sbagliato, ma costituisce reato.

Picchiare i figli è reato: la sentenza

Con la recente sentenza n. 18706/2020, la Cassazione ha chiarito che tale comportamento, adottato in modo reiterato e sproporzionato ai comportamenti dei figli, è da considerarsi reato. Alla base di tale decisione, il fatto che ciò leda la dignità del minore e causi incertezza e paura, creando un disagio nella crescita e nello sviluppo psicofisico. Nel testo viene, inoltre, chiarito anche che se i figli sono molto piccoli, il fatto è considerato, ovviamente, ancora più grave, e integra il reato di abuso di mezzi di correzione e, in alcuni casi ancora più gravi, di maltrattamento di minori. Se il genitore, però, perpetra una condotta lieve, rappresentata da uno schiaffo dato raramente e solo in caso di comportamento gravemente sbagliato tenuto dal minore, ciò è da considerarsi come trascurabile. Tale prospettazione è, però, molto difficile da dimostrare nel concreto e in modo oggettivo.

Certamente, la violenza, se reiterata, non è mai ammessa, soprattutto se sproporzionata al comportamento del bambino, all’età e al suo stato di salute. Quindi, la giurisprudenza oggi considera che lo schiaffo educativo fa rischiare al genitore i reati o di abuso dei mezzi di correzione (art 571cp) o di maltrattamenti ai minori (art 572cp).

Insomma, siamo in un periodo particolare in cui la legge entra nel merito delle modalità di educazione, in cui non possono più esistere gli “schiaffi educativi” dei nostri padri e dei nostri nonni. Oggi un genitore, soprattutto se separato, deve stare particolarmente attento ai comportamenti che tiene con i propri figli. I mezzi educativi devono essere più orali che fisici, bisogna imparare a farsi rispettare con il tono e le parole! Siamo in un’epoca differente e il rispetto del bambino è primario per evitare che in futuro il minore interiorizzi il tutto e possa non solo avere disagi, ma divenire un soggetto o disturbato psicologicamente o violento.