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Sbarchi Lampedusa, 370 migranti: sindaco minaccia sciopero

I 370 migranti sbarcati a Lampedusa nella notte

Situazione drammatica degli sbarchi a Lampedusa, altri 370 migranti nelle notte. Il sindaco Martello: "Potrei dichiarare lo sciopero".

Il sindaco Totò Martello minaccia lo sciopero generale se il Governo non sarà capace di fermare gli sbarchi di migranti a Lampedusa. “O il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l’isola. Sarà direttamente l’amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del Governo” con queste affermazioni ha tuonato il primo cittadino in occasione dell’ennesimo sbarco di migranti avvenuto nella nottata e terminato all’alba di oggi 30 agosto, quando al porto, secondo quanto dichiarato dallo stesso sindaco Martello sono giunti 370 migranti, tra cui 13 donne e 33 minori. Stante alle notizie trasmesse dalla Rai, i migranti sarebbero stati trasferiti presso la Casa della Fraternità perché l’hotspot di Contrada Imbriacola è praticamente al collasso, contando già con 1160 ospiti effettivi.

Sindaco Martello: “Stato non esiste”

Il sindaco Martello ha osservato di persona le operazioni di sbarco, da una parte preoccupato dal sovraffollamento dell’ hotspot di Contrada Imbriacola, dall’altra stanco di dover fronteggiare quotidianamente un’emergenza migranti a Lampedusa dopo l‘arrivo, neanche due giorni fa, di altri 270 migranti tunisini. A Lampedusa Lo Stato non esiste, ormai siamo di fronte a una situazione ingestibile ” ha dichiarato ai microfoni della Rai il primo cittadino lampedusano.

Sbarchi Lampedusa, sindaco verso sciopero

“Il peschereccio, che e’ strapieno, mi dicono che si stava capovolgendo. E’ stato fatto entrare in porto per garantire il soccorso. Ma come è possibile che nessuno lo abbia prima d’arrivare a 4 miglia di distanza dall’isola?“. Il sindaco di Lampedusa è ogni giorno più critico verso la gestione sbarchi di Lampedusa da parte del Governo Conte e in particolare la ministra Luciana Lamorgese. Come critici sono i delegati della Lega che ieri, capeggiati dalla commissaria Lega ed ex senatrice Angela Maraventano, hanno inscenato una protesta insieme ad alcuni isolani.

Si prospettano giorni tesi tra Governo nazionale e la Regione Sicilia, dopo il lungo braccio di ferro tra il Governatore Musumeci e le dure parole che questi ha proferito nei confronti della magistrata del Tar, Maria Cristina Quiligotti, che ha impugnato l’ordinanza regionale ma che, ha accusato Musumeci, “non appare al di sopra di ogni sospetto”.