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Viminale, tamponi in Sicilia: positivo il 3,8% dei migranti

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I dati sui tamponi effettuati sui migranti in Sicilia dal Viminale rilevano una percentuale molto bassa di contagi da covid.

Secondi quanto riportano i dati del Viminale, da giugno in Sicilia si sarebbero effettuati 6.371 tamponi ai migranti, e tra questi solo il 3,8% è risultato positivo al coronavirus. Il Viminale sottolinea come dai primi di agosto abbia introdotto il tampone faringeo per garantire la massima sicurezza ed efficacia negli screening sanitari sull’isola.

Viminale, tamponi efficaci sui migranti in Sicilia

Non si placano le polemiche in Sicilia per quanto riguarda la situazione dei migranti, e proprio per questo motivo, il Viminale ha voluto pubblicare i dati relativi ai tamponi effettuati.

Stando a quanto riportano le fonti del Ministero dell’Interno, da giugno sull’isola i sanitari hanno effettuato 6.371 tamponi. Solo il 3,8% è risultato positivo al covid. Dati che di fatto confutano le tesi del governatore Musumeci. Il Tas ha poi sospeso la chiusura dell’hotspot, su intervento diretto del Presidente del Consiglio.

Garanzia sanitarie

Per garantire la sicurezza sotto il profilo sanitario anche delle comunità locali, il Viminale ha sempre sottoposto a un attento screening sanitario tutti i migranti sbarcati in Siciliasi sottolinea nel comunicato. Dopo aver inizialmente previsto il test sierologico, dai primi di agosto il Viminale ha introdotto obbligatoriamente l’esame rinofaringeo, con una valutazione immediata del prelievo“.

Il comunicato poi prosegue elecando le varie fasi dei trasferimenti dei migranti. “A partire dallo scorso giugno, inoltre, sono stati trasferiti dalla Sicilia verso altre regioni italiane 4.086 migranti. Tali trasferimenti sono stati intensificati, fin da maggio, al termine del lockdown, in ragione del maggior impatto dei flussi che sopporta la Sicilia“.