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Mascherine a scuola, in classe non obbligatorie: oggi la riunione del Cts

Scuola

A 14 giorni dal rientro a scuola, i membri del Cts dovrebbero confermare la possibilità per gli alunni di togliere le mascherine in classe.

Sono ancora molte le incertezze sul rientro a scuola a distanza di due settimane dalla ripresa delle lezioni, in primis per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine: nella giornata di lunedì 31 agosto è prevista una riunione del Cts che tenderebbe a confermare la possibilità di non indossarle durante le lezioni.

Mascherine a scuola: riunione del Cts

Nelle ultime settimane l’orientamento era infatti quello di rendere obbligatorio per tutti gli alunni l’utilizzo dei dispositivi di protezione a quando entrano ed escono dall’edificio scolastico, quando vanno in bagno, per arrivare in mensa e anche nell’intervallo. Ma durante le lezioni, quando sono seduti al proprio banco monoposto distanziato da un metro rispetto agli altri, potranno tenerla abbassata.

Il Comitato tecnico-scientifico dovrebbe poi prescrivere agli insegnanti mascherine chirurgiche, che saranno a disposizione di ogni scuola, o mascherine trasparenti. Si tratta dei dispositivi utilizzati dai non udenti che permettono agli altri di vedere la bocca e l’espressione del volto, purché abbiano tutte le certificazioni di legge. Essendo però molto difficili da trovare, è possibile che non siano disponibili per il 14 settembre.

Tra i docenti e il primo banco ci sarà una distanza di due metri, in modo tale che i primi potranno togliere la mascherina mentre spiegano. Gli esperti non escludono poi regole anti contagio più stringenti per alcune zone del paese qualora i contagi dovessero continuare a risalire. Dovranno inoltre stabilire come ovviare al problema dei contatti che soprattutto i ragazzi più grandi avranno in orario extrascolastico sui mezzi pubblici o nelle attività sportive e di svago. Avendo bocciato l’ipotesi di tamponi a tappeto (gli studenti sono troppi e minorenni), il Cts valuterà la proposta del presidente dell’Anp Giannelli di chiedere ai genitori un’autocertificazione in cui dichiarano che il figlio non ha avuto contatti con positivi e non è in quarantena.