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Massimo Galli risponde a Pietro Senaldi: "Non scendo in politica"

il virologo massimo galli esclude la carriera politica

Massimo Galli risponde a Pietro Senaldi e chi lo ha definito un "virologo televisivo": "Non scendo in politica e non ho mai preso un centesimo".

I loro nomi e i loro volti sono diventati sempre più noti col passare delle settimane e con l’aggravarsi dell’emergenza coronavirus. Oggi, esperti come Pier Luigi Lopalco, Roberto Burioni, Ilaria Capua e Franco Locatelli sono tra le figure considerate più autorevoli dagli italiani, quelle da cui aspettarsi informazioni attendibili sulla situazione attuale e su cosa ci riserverà il prossimo futuro. Ma c’è anche chi ritiene che questa crescente esposizione mediatica di virologi e professori sia sintomo, più che di una volontà di guidare la comunità, di aspirazioni politiche. Massimo Galli si difende dalle accuse avanzate da Libero Quotidiano (che lo ha definito uno dei “virologi televisivi“) e assicura: “Non scendo in politica, a chi lo sostiene dico: vergogna”.

Massimo Galli e la politica

Teatro dello scontro tra Galli e il direttore di Libero, Pietro Senaldi, è stata la puntata del 2 settembre di L’aria che tira estate. L’infettivologo, rispondendo a una domanda di Francesco Magnani, si è detto “francamente infastidito da questa politica politicante che trasversalmente continua a parlare problemi marginali e non dei problemi reali e molto importanti che il Paese in questo momento dovrebbe affrontare”. Ma a scontentare il virologo è anche chi “arriva ad accusarmi di voler fare politica, tanto per colorare un po’ di verità scomode e scientifiche che disturbano qualcuno tra i presenti” (Senaldi, ndr).

Galli non condanna i “colleghi stimati e stimabili che hanno deciso di scendere in politica” (non lo nomina mai, ma il pensiero corre a Lopalco, candidato in Puglia per le elezioni regionali con Michele Emiliano), ma precisa: “Io non l’ho fatto, così come non ho mai preso un centesimo per nessuna comparsata televisiva. Vergogna, perché se per cercare di tacitare le persone che esprimono pareri tecnici sulla base dei dati bisogna accusarli di fare politica, allora va bene tutto, liberi tutti”.

La replica di Senaldi

“Il professor Galli è diventato un personaggio mediatico, probabilmente suo malgrado o a sua insaputa. Essendo un personaggio mediatico, abbiamo il diritto di commentare come si pone e quello che pensa” ha replicato Senaldi. Poi il direttore di Libero ha sottolineato che “per fare politica non è necessario candidarsi, la politica è un concetto molto ampio”.