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Scuola, l'allarme dei sindacati: "50 mila cattedre senza insegnanti"

Scuola

Su 85 mila cattedre rimaste libere dal 2019, 50 mila potrebbero essere vuote: l'allarme della segretaria della Cisl Scuola.

A meno di due settimane dall’inizio delle lezioni, la segretaria generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi ha lanciato l’allarme sulle cattedre vuote: delle 85 mila lasciate rimaste libere l’anno precedente, per riempire le quali mercoledì 2 settembre finisce la cosiddetta chiamata veloce, sarebbero almeno 50 mila quelle senza insegnanti.

Scuola: cattedre vuote

Secondo i dati anticipati dagli uffici scolastici regionali la situazione è drammatica. In Campania mancano oltre 800 prof di italiano, in Puglia 250 di matematica e in Piemonte il 76% delle 6 mila cattedre risulta ancora scoperto. Ancora peggio la situazione delle scuole superiori della Toscana, dove su 3700 posti non ne sono stati trovati neppure 200. I supplenti pronti a salire in cattedra sarebbero 753 mila, ma le nuove graduatorie provinciali non sono ancora pronte e contengono troppi errori che stanno rallentando le procedure di assunzione.

Ciò rende difficile l’assunzione di 85 mila docenti promessa dal Ministero dell’Istruzione che secondo le associazioni sindacali non andrà oltre il 25-30%.


In più i presidi stanno facendo i conti con le migliaia di richieste di esonero da parte di docenti che per motivi sanitari non vorrebbero tornare nelle aule. I sindacati avrebbero dovuto discutere dell’argomento nella mattinata di mercoledì 2 novembre, ma l’incontro con gli addetti ha subito uno slittamento. Sommando le cattedre vacanti con quelle che potrebbero rimanere vuote se le richieste di esonero venissero accettate, mancherebbero 250 mila insegnanti di ruolo. Tenendo conto che in totale i docenti sono 800 mila, ciò vuol dire che uno su quattro sarà precario.