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Protesta di migranti positivi a Foggia: "Vogliamo tornare a lavorare"

Protesta migranti positivi Foggia

14 migranti positivi al coronavirus hanno acceso una protesta all'ospedale di Foggia: pretendevano le dimissioni per tornare a lavorare.

Momenti di tensione all’ospedale D’Avanzo di Foggia, dove nella serata di mercoledì 2 settembre 2020 un gruppo di migranti ricoverati con coronavirus ha dato il via ad una protesta: quattordici di loro pretendevano di essere dimessi nonostante ancora positivi per tornare a lavorare nei campi.

Protesta di migranti positivi a Foggia

Si tratta di quattordici cittadini di origine africana provenienti da Guinea, Gambia e Nigeria, tutti asintomatici e ricoverati nel reparto post acuzie. Stanchi di rimanere in isolamento nella struttura pugliese, hanno iniziato a manifestare al grido di “vogliamo tornare a lavorare“, pretendendo che i medici dessero il via libera alle loro dimissioni prima della negativizzazione.

Il personale ha immediatamente chiamato gli agenti della Polizia che, giunti sul posto, hanno in breve tempo riportato la calma insieme ai mediatori culturali. Dei quattordici migranti presenti, quelli più facinorosi sono stati tre. Dopo un’iniziale protesta pomeridiana sedata dalle autorità, sono infatti stati loro a riaccenderla intorno alle 20 lanciando degli oggetti dal terzo piano della struttura. Cosa che ha richiesto un nuovo intervento da parte delle forze dell’ordine che hanno presidiato il nosocomio tutta la notte.

Il direttore generale dell’ospedale Vitangelo Dattoli ha affermato che la situazione è rientrata e sotto controllo e che è in costante contatto con il questore di Foggia. Intanto quattro dei pazienti africani ricoverati potrebbero essere già dimessi nel pomeriggio di giovedì 3 settembre.