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Coronavirus, Brusaferro: "Giusto riaprire le scuole, non c'è allarme ora"

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Per Brusaferro l'incremento dei casi di coronavirus, addotto ai comportamenti di agosto, non deve frenare la riapertura delle scuole.

Il Professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha smorzato gli allarmismi sull’aumento del numero dei contagi da coronavirus spiegando che sono il frutto dei comportamenti di agosto, sostenendo pertanto che sia giusto riaprire le scuole e tornare a fare lezione in presenza.

Coronavirus, Brusaferro sulle scuole

L’esperto ha sottolineato come rispetto ad altri paesi europei come Francia e Spagna, che raggiungono anche diecimila casi giornalieri, il numero di positivi in Italia è ancora contenuto. Per fare in modo che non salgano e che la curva abbia un aggiustamento positivo, l’importante è inserire stabilmente nella vita quotidiana le note regole dell’igiene delle mani, personale e degli ambienti, del distanziamento interpersonale e dell’uso delle mascherine. “Non paura, servono invece attenzione, consapevolezza e saper convivere con questo virus“, ha evidenziato.

Secondo lui anche l‘incremento dei ricoveri in terapia intensiva è la conseguenza della crescita delle infezioni estive. “Allo stato attuale non c’è allarme. La capacità di risposta del sistema sanitario è ampia e le regioni fanno fronte alle richieste di assistenza“, ha spiegato. Dato l’abbassamento dell’età dei contagiati, la sfida è ora quella di evitare che i giovani siano veicolo di diffusione di contagio per anziani e persone fragili in modo da non tornare alla situazione di marzo e aprile.

Mascherine, distanziamento e igiene

Data questa situazione, per lui riaprire le scuole è un passo fondamentale. Come accaduto negli altri paesi dell’Unione che hanno già riavviato l’attività didattica, sarà possibile gestire casi positivi ed eventuali focolai con quarantene e provvedimenti restrittivi. Senza bisogno quindi di bloccare l’intero sistema. Brusaferro si è poi espresso sull’obbligo di indossare la mascherina negli edifici scolastici ritenendola strumento di protezione che garantisce un’elevata efficacia in modo uniforme a studenti, docenti e personale tecnico amministrativo. Da sola però non basta: deve essere accompagnata da igiene e distanziamento.

Infine una nota sulla tipologia, dopo che il Comitato tecnico-scientifico ha ribadito che è possibile indossare sia quella chirurgica che quella di stoffa. Per il Presidente dell’ISS nella scuola sarebbe ideale avere uno strumento di protezione efficace ed omogeneo, caratteristiche possedute da quella chirurgica. Che il governo provvederà comunque a distribuire gratuitamente a tutti gli istituti.