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Scuola: incertezze da parte dei genitori sulla ripartenza

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A rivelare le preoccupazioni da parte di numerose famiglie una ricerca di Save the children. Molti genitori temono le variazioni degli orari.

Riparte la scuola, ma sotto una moltitudine di dubbi e incertezze da parte dei genitori. Molti di loro, infatti, non conoscono le modalità di riapertura basate sull’emergenza da coronavirus. Saranno svolte lezioni frontali? Ci sarà sempre la didattica a distanza, seppur in minima parte? Che tipo di banchi saranno utilizzati? Il tutto si svolgerà sotto un tendone disposto dalla protezione civile? Nel bene e nel male, le famiglie sono a conoscenza della data di riapertura: 14 settembe, almeno nella maggior parte delle regioni. Tuttavia, come fa sapere una ricerca di Save the children, attualmente sette genitori su dieci non hanno ricevuto indicazioni da parte del dirigente scolastico, né da nessun’altra autorità scolastica, come rappresentanti di classe o di istituto.

Raipertura scuola: i genitori nel panico

Incertezze, talvolta addirittura panico, da parte delle famiglie per l’imminente riapertura delle scuole. Solo una famiglia su quattro, al momento della rivelazione, era consapevole della divisione in gruppi della classe del proprio figlio.

Quali sono i timori maggiori?

Il 60% dei genitori teme le modalità scelte per l’inizio le lezioni, poiché non lo ha ancora compreso. Il 51% ha paura che non sarà rispettato il distanziamento fisico, che ricordiamo, corrisponde a un metro di distanza l’uno dall’altro. Il 37% nutre preoccupazioni circa le variazioni che potrebbero subire gli orari di entrata e di uscita da scuola, poiché essi potrebbero essere incompatibili con gli impegni lavorativi di entrambi i genitori. Per far fronte alla possibile ingestibilità degli orari scolastici, l’aiuto da parte dei nonni, oppure il licenziamento almeno da parte di uno dei genitori, sembrano essere al momento le uniche due soluzioni plausibili.