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Omicidio Colleferro, polemica sulle frasi razziste di Giorgio Di Folco

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Stanno suscitando polemiche le parole del videomaker Giorgio Di Folco. Sull'omicidio di Colleferro ha affermato che: "Willy è morto per sua scelta".

Non accennano a placarsi le reazioni in merito alla morte del 21enne Willy Monteiro, ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre scorsi a Colleferro, dopo che dal web sono emersi nelle ultime ore ulteriori commenti razzisti rivolti nei confronti del ragazzo di origine capoverdiana. A essere protagonista della polemica social è in questo caso il videomaker Giorgio Di Folco, che nel corso di una diretta Facebook ha scaricato sul giovane le responsabilità di quanto accaduto affermando: “Willy è morto per sua scelta”.

Omicidio Colleferro, polemica su Giorgio Di Folco

Di Folco, ex componente del direttivo locale della Lega di Cassino, ha pubblicato le proprie esternazioni all’interno della sua pagina Facebook da oltre 10mila seguaci: Ah piccolo Willy, che ci facevi alle 2 di notte in giro? Tu non sei piccolo, sei piccolo di età, ma già sei uno scafato. […] Piccolo Willy, come questi str***etti che a mezzanotte stanno ancora al Mcdonald’s in giro, bambini di 15 anni, se fate sta fine, è normale. Bambino, a casa a giocare. Non bambino a mezzanotte in giro, se no muore.

Il videomaker se la prende dunque direttamente con il giovane ucciso, arrivando persino a negare la sua italianità in quando individuo con la pelle scura: Per me sempre immigrato sei, perché in Italia non esistono persone nere. Rimarrai sempre un immigrato, anche se hai una cittadinanza. Per me sei italiano quando sei bianco”.

Il messaggio di scuse

A seguito del vespaio di polemiche scaturitesi dall’intervento, Di Folco ha rilasciato un comunicato stampa in cui afferma di avere pronunciato quelle frasi sulla base di una falsa notizia a cui aveva dato credito: “In relazione a quanto pubblicato nei giorni scorsi, in occasione della morte del piccolo Willy, preciso quanto segue: le mie improvvide dichiarazioni sono state dettate sulla base di una falsa notizia e me pervenuta, che parlava di una lotta tra due bande d’immigrati irregolari e spacciatori. Ho avuto la superficialità di esprimere un assurdo commento senza accertare la fondatezza dell’ informazione”.