Continuano, a distanza di un mese dal ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi e successivamente del Gioele, le indagini sulle cause della morte di mamma e figlio: le impronte del piccolo rinvenute sul parabrezza dell’auto fanno tornare in auge l’ipotesi che quest’ultimo abbia riportato gravi lesioni nell’incidente.
Viviana Parisi: impronte Gioele sul parabrezza
Gli agenti della Polizia Scientifica di Catania hanno effettuato il sopralluogo sulla Opel Corsa di Viviana nella sera di mercoledì 9 settembre 2020 presso un garage del soccorso stradale di Brolo, dove la vettura si trovava da inizio agosto. Le piccole impronte trovate, probabilmente appartenenti al figlio, potrebbero quindi essere il segno che il bambino sia stato scaraventato dal seggiolino sul parabrezza dopo il sinistro avuto in galleria. Le telecamere di videosorveglianza avevano anche mostrato che egli non aveva la cintura di sicurezza allacciata.
Pur non essendoci sangue, le tracce potrebbero essere l’indizio che, prima che la donna si avventurasse nel bosco, sia successo qualcosa di grave nell’auto. Torna quindi l’ipotesi secondo cui Gioele, a causa del violento impatto, sia morto poco dopo a causa delle lesioni gravi. E che la madre si sia suicidata per disperazione.
Lunedì 14 settembre anche i consulenti esamineranno l’auto e anche il camion con cui si è scontrata. Il consulente della famiglia di Viviana Carmelo Costa ha parlato di un momento molto delicato degli accertamenti durante i quali si sta ricostruendo con precisione cosa è accaduto in galleria. Non si esclude l’ipotesi che sia stato proprio il mezzo pesante a causare l’incidente e non la dj siciliana.