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Rapporti col parroco: 5 euro a prestazione, poi il ricatto

Parroco

Una vicenda a luci rosse da Camposampiero, in provincia di Padova: rapporti tra prete e giovane marocchino terminati con un ricatto.

Uno scandalo a luci rosse ha travolto un parroco di Camposampiero (Padova). Una vicenda a sfondo sessuale che, giorno dopo giorno, si arricchisce di nuovi particolari. Il sacerdote in questione avrebbe avuto rapporti con un giovane, marocchino in canonica. Il denaro sarebbe stato l’elemento di scambio. In cambio di favori sessuali il prete avrebbe allungato al giovane, attualmente in carcere, la somma di cinque euro, per ogni prestazione. A un certo punto, il nordafricano si sarebbe stufato di ricevere cifre così esigue. Da lì sarebbero iniziati i ricatti da parte di quest’ultimo, arrivando a spedirgli, alla fine di agosto, un paio di lettere di minacce.

Rapporti con il parroco: prestazioni a 5 euro

Vari rapporti sessuali si sarebbero consumati in canonica tra un sacerdote e un marocchino, suo presunto oggetto del desiderio. Il nordafricano avrebbe ricevuto la somma di cinque euro a prestazione. Il prelato gli avrebbe prestato anche la sua bicicletta. Intorno a metà agosto, al termine di una funzione religiosa, il prete ha accolto in canonica il nordafricano, che era solito stazionare sul sagrato chiedendo l’elemosina. I due, anche in quell’occasione, avrebbero avuto un amplesso. Prima di andarsene, il nordafricano si sarebbe rivolto al sacerdote con tali parole: “Adesso o mi dai 40mila euro o lo racconto a tutti”.

Ha chiesto al ragazzo di tacere

Il parroco, temendo ciò che sarebbe potuto accadere se tutto fosse uscito fuori, ha chiesto al ragazzo di stare zitto, promettendogli che avrebbe ricevuto il denaro. Tuttavia, una cifra simile il parroco non l’aveva. È iniziata una trattativa tra parroco e marocchino. Il sacerdote, alla fine, stanco della situazione, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. Il prelato, raccontando tutto, ha riferito ai militari che quello stesso giorno avrebbe dovuto incontrarsi col marocchino per consegnargli una cifra pari a 4.000 euro.

Gli inquirenti hanno organizzato, di conseguenza, un’azione lampo, chiedendo al sacerdote di recarsi presso il luogo dell’appuntamento con i soldi. Loro lo avrebbero seguito a distanza, per ammanettare il nordafricano una volta consegnati i soldi. Così è avvenuto. Arrestato anche il fratello del ricattatore che lo aveva accompagnato all’appuntamento.