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Omicidio Willy, la Finanza indaga: redditi sospetti per i Bianchi

Omicidio Willy, la Finanza indaga sui redditi dei Bianchi

Tenore di vita alto per i guadagni percepiti, indagini per l'omicidio Willy da parte della Finanza. Oggetto dei sospetti, i fratelli Bianchi,

Omicidio Willy, la Finanza indaga sui redditi dei fratelli Bianchi, responsabili assieme ad altri ragazzi della morte del giovane 21enne massacrato di botte. A seguito delle accuse, da parte della Procura di Velletri, per omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi, partono ora le indagini sulle entrate.

Omicidio Willy, la Finanza indaga

Lo stile di vita dei fratelli Bianchi, molto sfarzoso e decisamente dispendioso, ha scatenato i sospetti della Guardia di Finanza. Lo riporta Il Messaggero, spiegando che gli inquirenti avrebbero trovato incongruenze con i guadagni. Sembra che Gabriele, da poco proprietario di una frutteria, non fosse in realtà mai presente al lavoro. Il 26enne stava in giro fino a notte fonda e passava le sue serate nei locali, spesso faceva da autista all’amico Vittorio T., assieme a Marco, 24 anni. Inoltre, casa nella quale i due abitano sarebbe in parte di un parente, ai domiciliari per droga. Nel passato dei Bianchi ci sono indagini per cocaina, rissa, lesioni e possesso di armi: Marco fu arrestato nel maggio 2018 dai Carabinieri di Velletri per stupefacenti.

Uno stile di vita esoso

Lo stile di vita, che si evince anche dai post su Instagram pubblicati da uno dei due fratelli Bianchi, non sarebbe compatibile nemmeno con l’eventuale aiuto economico del padre. Questi, infatti, provvede al fabbisogno di tutto il nucleo familiare con il solo reddito di cittadinanza. La famiglia possiede un’enorme villa con palme alte oltre 10 metri, un’enorme cancellata in ferro con una “F” e una “B” forgiate sopra e telecamere di sorveglianza a difesa della proprietà, nelle campagne di Colubro di Artena. Qui vivono i Bianchi e, appunto, il parente ai domiciliari.