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Scuola, mancano le aule: ipotesi didattica a distanza per il rientro

rientro scuola

La scuola sta per ripartire, ma le aule non bastano. Per questo l'ipotesi è di ricorrere alla didattica a distanza.

Il 14 settembre la scuola riparte, ma in molti istituti mancano ancora le aule. Un esempio è Roma, come ha denunciato il Messaggero, dove mancano addirittura un centinaio di aule. La soluzione a questo problema potrebbe essere la didattica a distanza, in modo da garantire lo studio in totale sicurezza a tutti gli studenti. Questa ipotesi riguarda diverse scuole medie, che stanno valutando di far ripartire le lezioni online, visto che non è possibile garantire il distanziamento.

Scuola e didattica a distanza

La didattica a distanza per tutto l’anno scolastico può essere prevista per le scuole superiori, visto che in quel caso gli studenti hanno l’età giusta per rimanere a casa da soli, senza i genitori, che devono lavorare. Molte scuole stanno valutando questa ipotesi per andare incontro agli studenti, visto che gli spazi per rispettare le regole non bastano. “Abbiamo le linee guida che consentono la didattica digitale integrata alle scuole superiori ma a decidere nella singola scuola devono essere il consiglio d’istituto e il collegio dei docenti: si tratta di una tipica questione che riguarda la fase organizzativa e quella formativa. Voglio però dire che in questi casi è necessaria una attenta formazione dei docenti e degli studenti, servono delle verifiche puntuali sulla connessione e sulla disponibilità di dispositivi adeguati. Per intenderci: lo studente non può fare lezione con uno smartphone, deve avere uno schermo adatto e gli va fornito. Inoltre bisogna pensare ad un codice di comportamento anche online, per il rispetto verso la scuola” ha spiegato Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio.

Gli Istituti devono dotarsi di un piano per la didattica digitale integrata, comprese le scuole materne ed elementari. “Rientra nella fase di emergenza che stiamo vivendo e potrebbe tornare anche tra i più piccoli, qualora ce ne fosse bisogno: purtroppo sarà il virus a stabilire che cosa accadrà nei prossimi mesi” ha spiegato Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Anp. Una campagna istituzionale informativa, dedicata a personale scolastico, studenti e famiglie, è partita per ricordare i comportamenti corretti in classe.