> > Si riunisce il Cts: al vaglio riapertura stadi, quarantena e treni

Si riunisce il Cts: al vaglio riapertura stadi, quarantena e treni

Riapertura stadi ai tifosi: ancora tanti dubbi

Il Governo Conte si dà tempo 30 giorni prima di decidere il da farsi riguardo la riapertura generale delle attività in Italia.

Un mese di tempo. E’ quello che chiede il Governo Conte prima di affrontare tutta una serie di questioni che hanno a che fare con la riapertura delle attività dopo la sosta estiva per capire dove è possibile effettuare un allentamento delle misure restrittive e dove no. A tal proposito domani 15 settembre è prevista la riunione del Cts ma l’incontro non avrà valore decisionale perché – come spiegato dal coordinatore del Comitato Agostino Miozzo – bisognerà prima di tutto valutare tutti i possibili effetti di una riapertura generale delle attività in Italia.

Sarà il rientro a scuola il banco di prova per valutare dove potersi rilassare di più con le misure restrittive e dove invece bisogna correre ai ripari. Prima di affrontare un passo così delicato, l’Esecutivo aspetterà il 7 ottobre, che coincide con la scadenza dell’attuale Dpcm: solo in quell’occasione si avrà un quadro più aggiornato riguardo le misure da adottare campo per campo.

Riapertura attività: quali a rischio?

Dalla riapertura degli stadi e delle discoteche, alla ripresa dei concerti passando per il controllo su mezzi di trasporto, sono tanti gli ambiti in cui decidere sarà molto difficile data la grande affluenza di persone concentrate in un solo luogo durante molto tempo. Dal Comitato tecnico scientifico sembra non provengano notizie confortanti circa la riapertura immediata delle porte dello stadio ai tifosi – il Cts è stato da subito contrario al rientro dei tifosi negli stadi di calcio – perché appare un’operazione titanica quella di garantire sia il giusto distanziamento durante l’entrata che l’uscita dai tornelli, sia la distanza tra tifoso e tifoso sugli spalti. Così la riapertura degli stadi – come per le discoteche – dovrebbe slittare ulteriormente.

L’unica eccezione potrebbe riguardare le misure anticontagio sui treni ad Alta Velocità, il cui protocollo antiCovid si adeguerebbe a quello dei treni regionali. Un altro interrogativo riguarderà infine la diminuzione dei giorni di quarantena da far scontare ai soggetti positivi al Covid – con la possibile riduzione dai 14 giorni attuali a 10 – e la ripresa dei concerti, forse prevedendo un numero molto limitato di spettatori.