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Omicidio Willy, i fratelli Bianchi accolti con gli sputi a Rebibbia

Omicidio Willy fratelli Bianchi

Sputi e insulti per i fratelli Bianchi da parte dei detenuti di Rebibbia. L'eco dell'omicidio di Willy fa temere ripercussioni.

I fratelli Gabriele e Marco Bianchi, accusati come i principali responsabili dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, sono stati accolti in malo modo dagli altri detenuti del carcere di Rebibbia a Roma che avrebbero rivolto loro sputi e insulti. Da qui sarebbe arrivata la richiesta da parte del legale dei fratelli di mantenere in isolamento i suoi assistiti per evitare gravi ripercussioni. Nello specifico sembra che anche all’interno della struttura carceraria la notizia dell’omicidio del giovane di Colleferro abbia avuto una fortissima eco e che per questo sarebbero stati molti i detenuti ad urlare “Non vi vogliamo” al passaggio dei due Bianchi. I due ragazzi hanno chiesto aiuto e la possibilità di uscire dal carcere.

Omicidio Willy, insulti per i fratelli Bianchi

Il rischio di ritorsioni viene considerato molto concreto e per questo è arrivata la richiesta dei loro legali di continuare con l’isolamento anche nelle prossime settimane. Intanto proprio stamattina, 14 settembre, gli avvocati dei due fratelli di 26 e 24 anni faranno ricorso al Riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare: proveranno a confutare la trasformazione del capo di imputazione da omicidio preterintenzionale a volontario. Probabilmente faranno leva anche sul fatto che l’arresto sia avvenuto in quasi flagranza, non durante il pestaggio.

C’è dunque preoccupazione per le reazioni degli altri detenuti e per questo al giudice e ai vertici del Dap è stato chiesto di tutelare la loro incolumità e di assicurare loro il diritto a una giusta detenzione. Anche Stefano Anastasia, garante dei detenuti del Lazio, sembra essere dello stesso avviso.