> > Stupro di Pisticci, anche due trapper tra gli indagati

Stupro di Pisticci, anche due trapper tra gli indagati

stupro pisticci indagati trapper

Indagati i trapper Red Michael e Meu Deus per lo stupro di due turiste inglese di 15 anni a Pisticci.

Continuano le indagini per lo stupro di Pisticci (Matera), avvenuto nella notte fra il 7 e l’8 settembre scorsi e di cui sono state vittime due turiste inglese di 15 anni durante una festa in una villa di Marconia. Il caso sembra allargarsi e oltre ai già noti Michele Masiello, Alberto Lopatriello, Alessandro Zuccaro e Giuseppe Gargano – tutti di età compresa tra i 19 e 23 anni e accusati di aver commesso violenza sessuale e lesioni personali aggravate e continuate nei confronti delle due minorenni – nel mirino degli inquirenti finiscono ora anche due trapper: Red Michael e Meu Deus, nomi d’arte di Michele Leone ed Egidio Andriulli.

Stupro di Pisticci: indagati due trapper

I due, molti conosciuti tra i ragazzi del posto, avrebbero partecipato attivamente alla violenza di gruppo ai danni delle due turiste minorenni. Uno dei due trapper è tra l’altro il figlio di una poliziotta. Tornano loro molto scomode in questo momento alcune frasi delle loro canzoni. Pochi mesi fa, ad esempio, avevano lanciato la loro nuova canzone dal titolo “Conto cash”, nella quale spiccano frasi del tipo: “Put***a, slacciami la cintura”.

La presenza dei cantanti trap alla festa sarebbe stata confermata da numerosi testimoni e ora sarà fondamentale effettuare degli interrogatori incrociati per poter confrontare le varie versioni visto che, come riferito dagli inquirenti, tutte le persone accusate starebbero cercando di scaricare le responsabilità sugli altri. “Le due minori non sono riuscite a individuare gli altri partecipanti alla violenza di gruppo”, ha dichiarato il giudice nella sua ordinanza e per questo fondamentale sarà il lavoro della scientifica. Sono stati sequestrati i cellulari e i dispositivi elettronici degli indagati con gli investigatori che procedono con le verifiche dei file multimediali. Si cerca in particolar modo un filmato, dato che una delle vittime avrebbe visto qualcuno riprendere la scena dello stupro.