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Covid, a Palermo boom di contagi, i medici: "Inediti in provincia"

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Numeri così alti Palermo non li aveva mai sperimentati. È invece ciò che sta accadendo all'ospedale Cervello con il boom di ricoveri per coronavirus.

I contagi di Covid-19 nella provincia di Palermo salgono a un ritmo incalzante, al punto che in questo momento i medici si trovano davanti a un’emergenza inedita. Lo mostrano i numeri dei ricoveri all’ospedale Cervello di Palermo e lo confermano i dottori.

Boom di contagi di Covid in provincia di Palermo

Che l’emergenza sanitaria non sia ancora placata, è in queste ore evidente a Palermo. Nel capoluogo siciliano, è in corso un aumento significativo dei contagi e relativi ricoveri. Lo attesta Massimo Farinella, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Ospedale Cervello. Come dichiara, nel nosocomio lo spazio dedicato ai pazienti conta un totale di tre piani. A oggi 15 settembre, un piano è già stato riempito da chi, ricoverato, ha mostrato i sintomi del coronavirus. Il totale dei contagiati ricoverati è 60: di essi, 14 si trovano in Terapia intensiva. Come sottolinea Farinella, otto erano nel reparto di Rianimazione e due sono decedute. Ciò dimostra un trend in salita del virus nella provincia.

Un’emergenza mai sperimentata a Palermo

Le dichiarazioni di Farinella e altri medici sono inequivocabili: Palermo sta ora vivendo quello che, in una prima fase, hanno vissuto le città del nord Italia: grandi afflussi in ospedale in una finestra temporale ridotta. A ciò, si aggiunge la difficoltà di tracciare le infezioni e spezzare, così, la catena dei contagi. Dopo i casi registrati a Scicli e Trapani ad agosto, con l’aumento dei malati risulta difficile risalire a una coerenza. Che i ricoveri attuali siano legati al periodo di Ferragosto, ne è convinto lo stesso Farinella: “Dal punto di vista epidemiologico, dobbiamo interpretare che queste siano infezioni assunte dopo il Ferragosto” ha dichiarato.

Nel frattempo si monitora la situazione. La Regione Sicilia ha avviato un protocollo sanitario che prevede il coinvolgimento di altre strutture sanitarie nella provincia per alleggerire l’ospedale Cervello, in casi di totale riempimento. Ma tutti sperano non si arrivi a tanto.