> > Omicidio Willy, i fratelli Bianchi arrotondavano con nottate folli

Omicidio Willy, i fratelli Bianchi arrotondavano con nottate folli

fratelli Bianchi

I fratelli Bianchi amavano le notti brave e arrotondavano anche in questo modo.

I fratelli Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, hanno mostrato sui social network la loro fissazione per il fisico, per il look e per la bella vita, suscitando la curiosità delle persone, come riportato da Dagospia. Ci sono moltissime persone che si ricordano di loro, anche a Milano, dove spesso facevano delle gite, accompagnandosi sempre con donne bellissime. Una vita agiata che, secondo gli inquirenti, non potevano assolutamente permettersi.

I fratelli Bianchi e le notti folli

Come racconta Dagospia, sembrerebbe che i fratelli Bianchi avessero una grande fame di denaro. Nel loro passato ci sono diverse denunce per spaccio, ma a quanto pare arrotondavano anche con altre attività legate al piacere, sia di coppia che di gruppo. La notte dell’omicidio di Willy, infatti, i due erano impegnati in rapporti di gruppo presso un cimitero, come è stato confermato dalle indagini. Amavano le notti folli, ma si nascondevano a causa del genere di compagnia che avevano scelto per questi momenti proibiti, arricchiti dalle droghe. Vivevano nel totale disprezzo delle regole e, come riportato da Dagospia, avevano marcato il territorio dei Castelli romani, lungo la provinciale che collega Velletri, Lariano, Artena e Colleferro. In due anni i fratelli Bianchi hanno ricevuto nove denunce. I due ragazzi avevano deciso di usare tutto ciò che gli era stato insegnato durante lo studio dell’Mma in strada. Marco Bianchi, nel 2018, ha preso parte ad una rissa davanti ad un pub di Velletri, in cui sono state coinvolte e arrestate sei persone. Il campione di Mma ha collezionato tra Lariano e Artena altre due denunce per lesioni, una per spaccio di droghe pesanti e una per violazione amministrativa, in quanto è stato beccato più volte a girare per strada durante il lockdown senza una motivazione.

I due fratelli risultano nullatenenti, nonostante la vita agiata che hanno sempre ostentato sui social. Poco meno lunga è la lista di precedenti del fratello Gabriele, con accuse di minacce, lesioni, stupefacenti e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I testimoni indicano quest’ultimo come primo aggressore di Willy, seguito dal fratello e da Pincarelli, che in passato aveva aggredito un vigile urbano che gli aveva ricordato di indossare la mascherina. Spesso li hanno visti gridare che erano loro a comandare, oppure costringere le persone a spostare la macchina per parcheggiare il Suv. Sono tanti i precedenti dei fratelli Bianchi, chiamati “i gemelli di Artena” che, secondo i testimoni, spesso alzavano le mani ordinando di tenere la bocca chiusa. “Questi sono come i Casamonica. Sanno dove abito” ha spiegato un giovane giocatore di baseball di Colleferro era stato picchiato da uno dei due fratelli ma non aveva avuto il coraggio di denunciare.