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Coronavirus, la protesta: "Tutta La Spezia è zona rossa. No razzismo"

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Protesta a La Spezia per le stringenti norme anti coronavirus imposte solo nel quartiere Umbertino: "Basta razzismo".

Nel quartiere Umbertino, a La Spezia, questa mattina molti cittadini hanno potuto leggere dei cartelli di protesta affissi nella notte, che criticano le misure restrittive anti coronavirus imposte in quest’area. Nella zona è stato previsto con una ordinanza regionale un divieto di assembramento più severo rispetto alle altre parti della città perché lì si concentra il numero più alto di casi positivi registrati nell’impennata di contagi che sta interessando Asl5. “Il Covid-19 non sa leggere il nome delle strade”, si legge sui cartelli. E ancora, “Tutta La Spezia è zona rossa. Basta razzismo”.

Coronavirus, la protesta a La Spezia

Con la campagna elettorale ormai entrata nei suoi giorni decisivi – ricordiamo che si vota il weekend del 20 e 21 settembre – per le forze di opposizione questa dei cartelli è una mossa elettorale che scarica ogni responsabilità su un quartiere abitato per la maggior parte da stranieri invece che sui mancati controlli su feste e assembramenti di questa estate.

Il coronavirus in tutto questo non si ferma. Sono ben 91 infatti le persone risultate positive all’esame del tampone nell’arco delle ultime ventiquattro ore a La Spezia e la stragrande maggioranza dei positivi, come nei giorni scorsi, sarebbe da associarsi al cluster individuato da Asl5 a Alisa nel quartiere Umbertino. Sulla questione è intervenuto il governatore regionale, Giovanni Toti: “Lo screening avviato da Asl5 ha fatto emergere altre 91 persone positive, il che vuol dire che la circolazione del virus è ancora molto sostenuta – spiega il presidente di Regione Liguria – e che continua a produrre i suoi effetti il cluster di cui ci occupiamo da giorni, che ci ha portato a prendere misure di contenimento e di distanziamento sociale. La pressione degli ospedali spezzini resta alta, ma la buona notizia è che ci sono quattro persone in meno ricoverate. Invito alla prudenza, perché la circolazione resta alta”.