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Lopalco: "La febbre va misurata a scuola durante la giornata"

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"La febbre si deve misurare a scuola nel corso della giornata", così Lopalco sul ritorno in classe.

Per l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco la ripresa della scuola non può considerarsi in sicurezza fin quando agli studenti verrà misurata la febbre a scuola e non a casa. Il consulente della Regione Puglia per l’emergenza coronavirus e candidato alle elezioni regionali al fianco del governatore Pd Michele Emiliano fornisce anche una sua personale soluzione ovvero quella di effettuare la rilevazione della temperatura non al momento dell’ingresso, bensì nell’arco della giornata, il che permetterebbe da un lato di evitare assembramenti in entrata, e dall’altro di intercettare anche eventuali casi di febbre mascherata con il trucco del paracetamolo.

Lopalco e la misurazione della febbre a scuola

In un suo video su Facebook Lopalco premette che la misurazione della febbre è “un problema centrale nella prevenzione dell’infezione da Sars-Cov-2″. “È importantissima – prosegue – poiché si ritiene che almeno la metà dei contagi avvenga da parte di una persona sintomatica e il sintomo più frequente è proprio la febbre. Magari anche di lieve entità, che il soggetto non percepisce”.

“In ambito scolastico – ricorda il docente dell’Università di Pisa – è stata per lo più esclusa la misurazione della febbre all’ingresso perché si potrebbero creare assembramenti e difficoltà nell’entrata”. Il consiglio dell’esperto è quindi quello di superare questi ostacoli “in una maniera molto banale: non misurare la febbre all’ingresso, ma nel corso della mattinata, negli istituti, utilizzando termoscanner o termometri di buona qualità”. Quanto sostenuto da Lopalco è in linea con quello che è il pensiero maggiormente diffuso nella comunità scientifica per rendere più sicuro il ritorno in classe.