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Massimo Galli: "Tra sei mesi liberi dal Covid? Non sono convinto"

Massimo Galli

Secondo il virologo Massimo Galli, il Covid potrebbe non sparire nei prossimi mesi, ma la seconda ondata non sarà come la prima.

Il professor Massimo Galli ha qualche perplessità sulla durata di questa pandemia: “Non sono affatto convinto che il Covid ci libererà entro sei mesi. L’ottimismo deve essere accompagnato da interventi giusti” ha spiegato il virologo, responsabile del reparto Malattie infettive dell’ospedale Sacco, a Cartabianca. L’uomo non vuole smorzare l’ottimismo, ma vuole anche essere concerto e razionale, sottolineando l’importanza dei giusti interventi per contrastare la diffusione del virus.

Le parole di Massimo Galli

È un virus nuovo, una realtà nuova. Trovarsi di fronte a una seconda ondata della stessa portata della prima è difficile, però abbiamo evidenti problemi. Basta guardare i numeri e basta guardare cosa sta succedendo nei nostri ospedali, anche se non in modo paragonabile a quello che succedeva a marzo. Prima di chiamarci fuori, dobbiamo usare tutte le cautele” ha spiegato Massimo Galli, che ha poi è tornato a parlare della riapertura delle scuole. “Mi auguro che tutto finisca per essere controllato e gestito in maniera da non avere un vero aumento di focolai che poi possono diventare incontrollabili. Il momento critico è rappresentato da tempistica e tempestività dei test” ha aggiunto l’esperto.

Il virologo è favorevole alla riduzione della quarantena, ma ha sottolineato che servono tempi ragionevoli anche per i test. “Più di un terzo delle persone che si infettano con Sars-CoV-2 rimane asintomatico. Quindi perché continuare con un’indicazione dell’Oms, più politica che scientifica, che a suo tempo ha detto 14 giorni di quarantena? Questo poi è stato detto per i numerosissimi Paesi nel mondo che non sono in grado di fare i test” ha spiegato Massimo Galli. “Spero che l’Italia non debba messa essere nel novero dei Paesi che non sono in grado di fare i test” ha aggiunto, sottolineando che la cosa migliore è riconsiderare il discorso della quarantena, inserendo test rapidi.