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Brianza, va a scuola prima dell’esito del tampone: classe in quarantena

Scuola prima esito tampone

Un bambino risultato positivo al Coronavirus è entrato a scuola senza aspettare l’esito del tampone. La classe è in quarantena.

É accaduto in una scuola dell’infanzia di Cesano Maderno in Brianza. Un bambino positivo al Coronavirus è stato mandato in classe nonostante non avesse ancora ricevuto l’esito del tampone. Il piccolo si era sottoposto al tampone il giorno 3 settembre, ma nei giorni successivi vale a dire il 7, l’8 e il 9 di settembre si era recato in classe. Proprio il giorno 9 la famiglia aveva ricevuto l’esito positivo del figlio che non è stato più mandato in classe.

Solo nella telefonata del 15 settembre la scuola ha potuto aggiornare l’amministrazione della positività al Coronavirus di uno dei suoi alunni. Per questo motivo tutti i bambini e i docenti della classe si sono dovuti sottoporre al tampone, inoltre è stata disposta la sospensione delle attività. Naturalmente anche le famiglie sono state messe in quarantena in attesa dell’esito del tampone e di nuove indicazioni per una futura ripresa delle lezioni.

Andato a scuola prima dell’esito del tampone

In una scuola dell’infanzia di Cesano Maderno in Brianza, un bambino di 5 anni era stato mandato dalla famiglia in classe pur essendosi sottoposto al tampone. Il piccolo infatti che si era sottoposto al tampone il giorno 3 settembre era entrato in classe nei giorni antecedenti l’arrivo dell’esito. Il giorno 9 con il risultato della positività del bambino al Coronavirus la famiglia ha smesso di portare il bambino in classe.

Come riferito dall’amministrazione comunale locale si sono appresi ulteriori dettagli della vicenda: “Dalla telefonata intercorsa ieri tra la dirigenza della scuola e i genitori dell’alunno positivo si è appreso che il bambino era stato sottoposto a tampone il 3 settembre scorso e che, nonostante questo, nei giorni 7, 8 e 9 settembre ha continuato a frequentare la scuola. La famiglia è venuta a conoscenza della positività il 9 settembre e dal giorno successivo la frequenza è stata interrotta”.

Il comune infine ha precisato tutte le scuole dell’infanzia seguono il modello delle classi “bolla” vale dire gruppi chiusi di bambini che non entrano i contatto con altri bambini.