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Vaticano tabù, suore: violenze e abusi da parte dei preti

Suore

Le suore confessano violenze e abusi da parte dei preti in un sondaggio, ma in Vaticano non se ne vuole parlare.

Nessuno sembra voler affrontare questo argomento in Vaticano, dove rimane un vero tabù, ma le violenze sulle suore da parte del clero e il tema dell’abuso di potere dei preti sono all’ordine del giorno. Si sono affrontati molti casi nel corso degli anni e questa volta a ritornare sull’argomento è stata Missio, una delle istituzioni ecclesiali cattoliche tedesche, impegnata nell’aiuto delle missioni. Ha avviato un’indagine conoscitiva sulla sensibilità delle strutture e delle organizzazioni cattoliche sul tema degli abusi sulle suore, come riportato dal periodico cattolico Settimana.

Violenza sulle suore e Vaticano in silenzio

Il sondaggio ha coinvolto 38 organizzazioni operanti in Africa, Asia e Oceania. Hanno risposto solo in 14, ma il questionario è stato rilanciato e le risposte ottenute sono state 101. La maggior parte attribuisce all’argomento una grande importanza, visto che i casi non sono pochi. Lo scopo è quello di creare una rete di sostegno per le suore vittime di violenze, con progetti formativi e terapeutici, anche perché le suore che denunciano o non vengono credute oppure le congregazioni religiose scelgono di decantare la situazione per non creare scandali. Le maggiori risposte sono arrivate dall’India e dal Camerun. Dall’Oceania è arrivata solo una risposta. Il 48% delle risposte in Africa ha riconosciuto l’argomento come di alta importanza, mentre la risposta dell’Asia ha raggiunto il 75%. Per il Vaticano resta un tabù e quasi tutti i casi vengono insabbiati, con una scarsa collaborazione fra le istituzioni ecclesiali.

Non è stato fatto ancora nulla per affrontare un tema che è considerato un tabu. Mi dispiace che i preti che hanno commesso questi abusi non siano sanzionati dai responsabili, ma semplicemente spostati in altra parrocchia” hanno dichiarato dall’Africa, aggiungendo che dopo un abuso in un convento hanno inviato una lettera alle autorità, senza ottenere neanche un avviso di ricevimento. “In generale il problema è nascosto sotto il tappeto e la vittima affronta il peso da sola. I vescovi hanno paura di affrontare l’argomento. La vittima dovrebbe rivolgersi alla superiora locale e maggiore della sua congregazione, ma spesso la tendenza fra le religiose è di sopprimere il problema… e la vittima viene trasferita invece di agire contro l’attore dell’abuso” hanno dichiarato dall’Asia. Le suore sono collocate tra i gradini più bassi della gerarchia, per questo diventano più vulnerabili agli abusi. Le vittime solitamente provano vergogna, vengono accusate di seduzione perdono la fiducia, fino a decidere di non raccontare nulla.