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Gabriele Paolini condannato in appello, 5 anni per rapporti con minori

gabriele paolini

Il disturbatore televisivo Gabriele Paolini è stato condannato in appello a 5 anni di carcere per aver avuto rapporti con minori in cambio di denaro.

Confermata la sentenza di primo grado a Gabriele Paolini per il reati di induzione alla prostituzione minorile, tentata violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico. Nella giornata del 17 settembre il noto disturbatore televisivo è stato infatti condannato dalla Corte d’Appello a cinque anni di carcere con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con dei minorenni in cambio di denaro e regali. Paolini era già stato condannato in primo grado nel 2017 dalla V sezione penale del Tribunale di Roma per fatti risalenti al novembre del 2013, quando finì in carcere per alcuni mesi.

Gabriele Paolini condannato in appello

La vicenda nella quale Paolini è coinvolto e che ha comportato la sua condanna a cinque anni risale al 2013 e riguarda una relazione che l’uomo intrecciò con un ragazzo 17enne. L’accusa presentata dagli inquirenti vedeva Paolini reo di aver indotto alcuni giovani ad avere rapporti sessuali in cambio di denaro e regali. Per i reati contestatili, Paolini venne condannato in primo grado nel 2017, con il pm Claudia Terracina che all’epoca chiese una pena di sei anni di reclusione.

Sentenza alla quale Paolini fece immediatamente ricorso, salvo poi venire nuovamente condannato in appello. A proposito della decisione della corte i legali del disturbatore hanno affermato: La sentenza ha un valore e una natura moralistica e omofoba perché i fatti contestati sono avvenuti per una relazione omosessuale. Se si fosse verificato tra due persone di diverso sesso, anche se un maggiorenne e una donna minorenne, sarebbe stato diverso. Aspettiamo le motivazioni per fare ricorso in Cassazione”.