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Condannata poliziotta che arrestò Amanda Knox e Sollecito

Monica Napoleoni

Monica Napoleoni ha ricevuto una condanna per accesso abusivo al sistema informatico.

Monica Napoleoni, poliziotta della sezione omicidi della Squadra Mobile di Perugia, che aveva arrestato Amanda Knox e Raffaele Sollecito, è stata condannata a tre anni e tre mesi di carcere per accesso abusivo al sistema informatico. Un reato che risale al 2012, quando l’investigatrice avrebbe utilizzato il proprio potere per avviare accertamenti su una psicologa. La sentenza è stata emessa dal collegio penale del tribunale di Perugia.

Poliziotta condannata

Nicola Di Mario, avvocato di Monica Napoleoni, ha già annunciato il ricorso in appello, in attesa delle motivazioni. Anche Lorena Zugarini, collega della poliziotta, è stata condannata a tre anni e due mesi per accesso abusivo del sistema informatico, mentre un’altra collega, Stefania Squarta, ha ricevuto una pena di un anno. In questa sentenza i giudici hanno condannato altre tre persone, mentre altre tre sono state assolte. Alla parte civile, ovvero la psicologa, è stata riconosciuta una provvisionale di 10 mila e di 5 mila euro per una delle due figlie.

Monica Napoleoni è conosciuta per essere stata la poliziotta che 13 anni fa arrestò Amanda Knox e Raffaele Sollecito, in relazione all’omicidio di Meredith Kercher. I due sono poi stati assolti dopo un lungo processo e dopo questa condanna hanno manifestato la loro soddisfazione. Sollecito ha scritto un post su Facebook, che poi ha rimosso, per ricordare che la Napoleoni era quella poliziotta e che per anni si è sentito dire che si trattava di persone oneste. La Knox ha usato Twitter per sottolineare che Sollecito ha descritto le minacce e gli abusi subito da Monica Napoleoni, chiudendo il suo post con la frase “ve l’abbiamo detto”. L’Italia è stata condannata per aver violato il diritto alla difesa della Knox, che è stata risarcita con 18.400 euro.