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Covid, ricoveri raddoppiati in Sicilia: possibile seconda ondata

Sicilia

La Sicilia si prepara alla seconda ondata di Coronavirus, con ricoveri raddoppiati in 7 giorni.

In Sicilia i ricoveri dovuti al Covid sono raddoppiati in soli 7 giorni e questo sta creando molta preoccupazione. A rivelarlo la Fondazione Gimbe, che ha confermato l’aumento dei pazienti nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. I casi continuano ad aumentare, così come i ricoveri, che sono saliti a 173. Sono, in modo particolare, aumentati i casi sintomatici e l’allarme per una seconda ondata è alle porte.

Covid in Sicilia

Tutte spie rosse che impongono la consapevolezza pubblica sulle dinamiche dell’epidemia, senza minimizzazioni o terrorismi di sorta al fine di mantenere alta la guardia anche per l’imprevedibile impatto della riapertura delle scuole sulla curva dei contagi” ha spiegato il presidente Nino Cartabellotta. I numeri sono ancora bassi e non ci sono segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri, ma l’aumento allarma e spinge ad alzare la guardia ancora di più. La Sicilia si sta attivando per avere più posti letto negli ospedali e ad occuparsi di coronavirus anche nel reparto Malattie Infettive del Garibaldi Nesima. Il professor Bruno Cacopardo, per il giornale La Sicilia, ha risposto a qualche domanda per spiegare la situazione.

Nell’ospedale San Marco ci sono ancora venti posti disponibili e la preoccupazione per la stagione fredda è tanta. L’esperto ha detto che non si può escludere la seconda ondata, anche se l’organizzazione è migliore rispetto a marzo. Cacopardo ha parlato di più di 600 casi di isolamento e 140 contagiati in quarantena. La situazione non è preoccupante, ma gli infettivologi pensano che in autunno ci sarà un aumento dei positivi. Al San Marco sono ricoverate 38 persone, di cui 7 in terapia intensiva, di cui cinque intubati e due in ventilazione. L’attenzione deve essere mantenuta molto alta.