> > "Tunisina fitusa": donna cacciata da un bar a Marsala perché straniera

"Tunisina fitusa": donna cacciata da un bar a Marsala perché straniera

"Tunisina fitusa": donna cacciata da un bar a Marsala perché straniera

Una donna di origini tunisine sarebbe stata cacciata con parole razzista da un locale nel centro storico. Un caso di razzismo?

Una donna di origini tunisine sarebbe stata cacciata da un bar del centro storico di Marsala perché straniera. Dopo aver chiesto di andare in bagno, i dipendenti del locale l’avrebbero coperta di insulti pesanti. Se confermato, ci sarebbe l’ombra del razzismo nella vicenda che ha per protagonista una donna sposata con un marsalese.

Donna cacciata da un bar a Marsala: il caso

La donna, vittima dell’aggressione verbale, sarebbe entrata in un bar per usufruire della toilette. Per farlo, era disposta a prendere un caffè o, eventualmente, un’altra consumazione. La donna soffre di una patologia renale, per cui non potrebbe trattenere molto lo stimolo fisiologico. In prima battuta, era entrata in un bar, che avrebbe detto di non avere disponibilità d’acqua. La donna, una tunisina sposata con un cittadino di Marsala, sarebbe quindi entrata nel bar prospiciente. Proprio lì, davanti ai frequentatori del locale, i dipendenti avrebbero inaspettatamente inveito contro di lei.

“Sei una bugiarda”: tunisina cacciata

Entrata nel bar, la donna ha dichiarato che avrebbe chiesto di usufruire della toilette. La risposta sarebbe stata la medesima: “Siamo senza acqua”. Dato il problema di salute, la vittima dello scontro verbale ha, allora, insistito, dichiarando di essere incinta. A quel punto, i dipendenti le avrebbero dato della “bugiarda“. Poi l’avrebbero attaccata con attacchi razzisti. Alla fine, l’insulto vergognoso: “Fitusa, vattene“, “Vattene, puzzolente“. Davanti all’aggressività del locale nella piazza di Marsala, la donna sarebbe uscita scoppiando in lacrime. Tutta la dinamica dell’episodio si sarebbe svolta davanti agli occhi del piccolo figlio della donna.