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Referendum, beccato a fotografare la scheda come prova per la fidanzata

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Un uomo di 35 anni è stato sorpreso a fotografare la scheda del referendum, spiegando di averlo fatto per convincere la compagna del proprio voto.

Episodio curioso ad Arconate, in provincia di Milano, dove un uomo di 35 anni è stato sorpreso a fotografare la scheda del referendum sul taglio dei parlamentari, spiegando successivamente alle autorità di averlo fatto per convincere la compagna del proprio voto. Alla domanda del vice ispettore se avesse o meno fotografato la scheda l’uomo ha infatti riposto: “Certo, devo dimostrare alla mia fidanzata di aver votato ‘Sì’, altrimenti quella non mi crede.

Referendum, fotografa la scheda per la compagna

Stando a quanto riportato dagli organi di stampa, qualche giorno addietro la coppia avrebbe avuto un diverbio proprio in merito a cosa votare al referendum sul taglio dei parlamentari; con la donna convinta sostenitrice del sì e invece il compagno propendente più per il no. Forse per non fare arrabbiare ulteriormente la sua dolce metà, l’uomo ha deciso di accontentarla e di recarsi al seggio per votare sì, fotografando la scheda come prova dell’avvenuta riappacificazione.

Il 35enne non deve essere però stato molto silenzioso nello scattare la fotografia, dato che una volta uscito dalla cabina è stato interrogato dal vice ispettore li presente che gli ha chiesto: “Scusi, ha fotografato la scheda?”. A quel punto l’uomo, cogliendo tutti di sorpresa, ha candidamente ammesso il motivo per cui aveva deciso di immortalare il proprio voto, probabilmente ignaro che fosse una pratica illegale. Secondo quanto stabilito dalla legge infatti, chi fotografa la propria scheda elettorale è punibile con l’arresto da 3 a 6 mesi e una multa da 300 a 1.000 euro.