La nave Sea Watch 4, dell’Ong tedesca Sea Watch, è stata posta sotto fermo amministrativo delle autorità italianea Palermo. “Il chiaro scopo era quello di trovare motivazioni pretestuose per impedirci di tornare a salvare vite” è stato il commento dei portavoce dell’Ong, che parla di strumentalizzazione del caso.
? #SeaWatch4 è sotto fermo amministrativo a #Palermo.
Era ciò che ci aspettavamo dopo un’ ispezione il cui chiaro scopo era quello di trovare delle motivazioni pretestuose per impedirci di tornare a salvare vite.
La nostra è la quinta nave umanitaria a essere fermata in 5 mesi pic.twitter.com/byLaFDtGEY
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) September 20, 2020
La Sea Watch sotto fermo amministrativo
Domenica 20 settembre la nave dell’Ong Sea Watch è stata posta sotto fermo e attraccata nel porto di Palermo. La decisione ha suscitato la dura reazione delle organizzazioni umanitarie. Secondo Medici Senza Frontiere, si tratta di una “decisione che avrà conseguenze devastanti per chi in mare avrà bisogno di assistenza“. Stando a quanto riferiscono gli stessi partecipanti all’operazione, il fermo è stato imposto mentre sull’imbarcazione erano in corso operazioni di assistenza e recupero dei naufraghi. Una decisione “puramente politica” sottolinea Sea Watch. Queste operazioni avvengono mentre si approssima la data dell’adozione del Patto europeo sulla migrazione, il 23 settembre prossimo.
Msf: “Fermo fallimento delle politiche europee”
Contro la decisione del governo, Medici Senza Frontiere invita a una veloce risoluzione dell’impasse. Per l’organizzazione, i fermi amministrativi sulle imbarcazioni deputate al soccorso e all’assistenza dei migranti, suggeriscono il fallimento delle politiche europee: “Il Patto europeo sulla migrazione, il campo di Moria in Grecia, suggeriscono che le politiche europee trattengono, respingono e abbandonano sistematicamente le persone” è stata la reazione. Nel frattempo, l’Ong chiede l’immediato rilascio della nave Sea Watch 4 perché possa ritornare a salvare vite nel Mediterraneo.