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Pacco bomba al Presidente di Confindustria Brescia: disposta la scorta

Pacco bomba presidente Confindustria Brescia

Il Presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini è stato messo sotto scorta dopo aver ricevuto un pacco bomba anonimo.

Nel pomeriggio di martedì 22 settembre nella sede della ditta Feralpi Group di Lonato del Garda è stato recapitato un pacco bomba indirizzato al Presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini, a capo anche della predetta azienda siderurgica. All’interno vi era della polvere da sparo e un detonatore.

Pacco bomba al Presidente di Confindustria Brescia

Il pacco era anonimo e le forze dell’ordine sono già al lavoro per risalire ai suoi mittenti, che per il momento non hanno rivendicato il gesto minatorio. Secondo i primi rilievi, trattandosi di un congegno molto rudimentale, non sarebbe potuto esplodere. La prefettura di Brescia ha nel frattempo deciso di assegnare la scorta a Pasini.

L’uomo guida l’azienda di famiglia da 28 anni, una realtà che è tra le più importanti nel settore della produzione di acciaio, laminati e derivati a livello europeo. Sono oltre 1.570 i dipendenti che vi lavorano e ha un fatturato che nel 2018 ha superato 1,3 miliardi di euro, con una forte componente estera. Non si avrebbero ancora sospetti su chi possa averlo minacciato con il pacco bomba giunto nella sede della sua ditta.

Soltanto qualche mese prima la protezione era scattata per un altro importante esponente del mondo industriale lombardo. Si tratta di Marco Bonometti, anch’egli bresciano e Presidente di Confindustria Lombardia, che a fine giugno aveva ricevuto due lettere contenenti proiettili. Poche settimane prima la magistratura lo aveva ascoltato nell’ambito delle indagini sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro dopo lo scoppio dei primi casi di coronavirus.