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Lombardia: "Non isoliamo genitori in attesa del tampone dei figli"

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I genitori in Lombardia potranno uscire di casa in attesa dell'esito del tampone dei figli.

La Regione Lombardia, attraverso una comunicazione dell’assessorato al Welfare, ha precisato che i genitori dei bambini in attesa della risposta del tampone non dovranno restare in isolamento.“I contatti – si legge nella comunicazione – di caso sospetto legati all’ambito scolastico e ai servizi educativi per l’infanzia non sono da porre in isolamento domiciliare fiduciario: ciò si applica sia ai familiari conviventi che ai compagni di classe o ad altri contatti stretti”.

Lombardia, i genitori non attendono il tampone dei figli

L’assessore al Welfare lombardo Gallera si è così espresso sul tema: “In caso di sintomi simil influenzali o sospetti Covid riscontrati nel corso dell’attività scolastica viene contattata la famiglia dello studente e rilasciato un modulo di autocertificazione autorizzato dall’istituto da consegnare alla struttura sanitaria dove si esegue il tampone con accesso diretto. Il documento autorizza all’esecuzione del tampone senza prenotazione solo lo studente e non l’intero nucleo familiare”. “Se invece è la famiglia ad accorgersi dei sintomi – ha precisato – deve contattare il medico o il pediatra di famiglia il quale, accertata la necessità di dover eseguire il tampone, procede alla segnalazione e all’invio dello studente al punto di accesso diretto più vicino”. Le stesse procedure valgono anche per gli insegnanti e per il personale scolastico non docente.

La persona soggetta al tampone, in attesa dell’esito, deve rimanere isolata, mentre solo in caso di positività dello studente al tampone scatteranno le misure d’isolamento dell’intera classe (se l’interessato ha frequentato la scuola nelle ultime 48 ore) e dei familiari e contatti diretti per il periodo di quarantena stabilito dai protocolli anti covid al termine del quale viene eseguito un tampone ai contatti per accertarne la negatività e due tamponi al caso positivo per verificarne l’avvenuta negativizzazione. Ricordiamo che nel periodo compreso tra il 1 e il 18 settembre sono stati effettuati 30.257 tamponi a bambini e ragazzi delle scuole lombarde grazie ai quali sono stati accertati complessivamente 439 casi di positività, pari all’1,45 per cento.