> > Le regioni riaprono reparti e ospedali Covid: 11 mila terapie intensive

Le regioni riaprono reparti e ospedali Covid: 11 mila terapie intensive

Castellammare di Stabia: due positivi al Coronavirus

Le Regioni si stanno preparando a riaprire reparti e ospedali destinati ai pazienti Covid: in totale si arriverà a 11 mila terapie intensive.

Dato l’aumento dei casi positivi di coronavirus e dei ricoveri, le Regioni si stanno organizzando per riaprire i reparti destinati ai pazienti infetti nonché i Covid hospital, chiusi nel periodo estivo grazie ad una diminuzione delle ospedalizzazioni. Con la riorganizzazione si dovrebbe arrivare ad un totale di 11 mila posti in terapia intensiva, vale a dire il 115% in più rispetto a prima dell’epidemia

Regioni riaprono reparti Covid

Le strategie scelte sono diverse da territorio a territorio. in Lombardia per esempio si è lavorato per potenziare le rianimazioni portando a 17 i centri di riferimento. Stando all’ultimo bollettino di lunedì 28 settembre i pazienti intubati sono 31 e quelli in degenza ordinaria 306: numeri gestibili ma che potrebbero risalire dopo la riapertura delle scuole. Stessa cosa in Piemonte, dove dal 1 ottobre aprirà una nuova struttura che conterà 80 posti in terapia intensiva.

Situazione più complicata in Liguria, dove alcuni ospedali sono in zona rossa e si stanno preparando le riaperture di letti per i soggetti che necessitano di intubazione. La Toscana si sta poi preparando a ripartire con 5 Covid hospital, vale a dire quelli di Prato, Lucca, Massa, Pisa e Pistoia creati apposta per fronteggiare l’emergenza, e con tutti gli altri reparti di malattie infettive nei maggiori nosocomi. Anche la Calabria è pronta a raddoppiare la capienza degli ospedali, cosa per il momento non necessaria.

Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia puntano ad avere maggiori strutture sul territorio. Nella prima regione ci sono 146 posti letto in terapia intensiva da aprire in caso di bisogno e la seconda si sta attrezzando per possibili riaperture. “La pressione sugli ospedali non è elevata ma stiamo lavorando per non farci trovare impreparati“, ha spiegato l’assessore Riccardi. La regione metterà poi a disposizione strutture di accoglienza per ospitare i pazienti in isolamento come le Rsa o il Lazzaretto di Muggia.