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Coronavirus, letalità ridotta ma attenzione ai contagi al Sud

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I dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute suggeriscono che per il coronavirus la letalità si è ridotta ma è necessario tenere sotto il Sud.

Per il coronavirus la letalità in Italia si è ridotta rispetto alla prima ondata, ma bisogna porre l’attenzione al Sud. È quanto emerge dall’aggiornamento dei dati relativi all’emergenza Covid-19 dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane. L’Osservatorio è diretto dal professor Walter Ricciardi e dal dottor Alessandro Solipaca. Secondo le informazioni diffuse si è ridotta la letalità della sindrome da Covid-19. La letalità del coronavirus è passata dal 14,5% dei contagiati della prima ondata (fino al 16 giugno), all’11,5% attuale (dati al 24 settembre).

Coronavirus, i dati sulla letalità

“L’esperienza fatta – ha detto il professor Ricciardi – suggerisce la necessità di mettere in piedi un sistema di sorveglianza sanitaria in grado di intercettare e quindi attivare precocemente gli interventi più idonei per arginare crisi sanitarie come quella che stiamo vivendo. È necessario raccogliere il maggior numero di informazioni. Ovvero dati su eventi che possono segnalare un problema sanitario emergente e metterle a sistema con tutto il patrimonio informativo già disponibile”.

Contagi in forte crescita

Sempre stando ai dati dell’Osservatorio sono in forte crescita i contagi specie in alcune regioni da tenere sotto particolare osservazione. Parliamo di Sardegna, Campania, Lazio e Sicilia che stanno sperimentando un andamento preoccupante dei contagi. Ciò è dimostrato dagli incrementi del numero dei positivi dal 16 giugno al 24 settembre. Ad esempio il numero dei contagi medi giornalieri in Campania era pari a 67 casi nei primi 60 giorni della pandemia. Negli ultimi 60 giorni (dal 27 luglio al 24 settembre) il numero è salito a 102.

Prevenzione più efficace

“In confronto a molti altri Paesi – ha concluso il professor Ricciardi – l’Italia si è dimostrata più efficace nella prevenzione del contagio, avendo fatto tesoro dell’esperienza vissuta nella prima parte della pandemia. Tuttavia, deve mantenere alta l’attenzione e intervenire con tempestività nei territori che mostrano un rialzo dei contagi”.