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Coronavirus, la mappa della terapie intensive nelle Regioni

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La mappa delle terapie intensive nelle diverse Regioni che si preparano a combattere una nuova ondata di coronavirus.

Il numero dei nuovi casi di coronavirus in Italia continua a salire e con esso anche il numero di pazienti che richiedono di essere ricoverati nei reparti di terapia intensiva, al momento sono 270. Una situazione sotto controllo, come viene definita da più parti, ma che non va tuttavia sottovalutata. Proprio per questo tutte le Regioni si sono attrezzate, avviando quello che una circolare della Regione Lazio ha definito la Fase 6 negli ospedali dove stanno riaprendo i reparti e i covid hospital, chiusi nel periodo estivo. Secondo i dati riportati dal Corriere della Sera, sono 11.000 in totale i posti letto in terapia intensiva: si tratta del 115 percento in più rispetto a quelli disponibili prima del lockdown. Il 30 percento di quelli nuovi sono già in funzione dal primo settembre.

Coronavirus, le terapie intensive nelle Regioni

Dalla mappa nazionale delle terapie intensive, appare evidente che gli interventi variano da Regione a Regione. In Lombardia, l territorio fin qui più colpito, sono 17 gli ospedali pronti ad aprire le porte delle terapie intensive ai malati Covid: 7 sono già attivi (2 in più dell’estate), altri 2 sono stati allertati. In Piemonte a novembre aprirà una nuova struttura con 80 posti ed entro ottobre le aziende ospedaliere comunicheranno l’elenco dei reparti Covid operativi. In Veneto i Covid hospital già pronti sono 9 e 840 i posti in terapia intensiva disponibili entro il 30 ottobre. Il Friuli-Venezia Giulia si sta attrezzando per possibili riaperture. In Liguria, dove è in vigore uno stato d’allerta a 4 colori a seconda della gravità, si stanno preparando le riaperture di letti anche di terapia intensiva. L’Emilia-Romagna ha a disposizione per i malati Covid 115 posti di terapia intensiva e vi sono poi 146 letti previsti dal progetto Covid Intensive Care, da aprire in caso di bisogno. In tutto sono aperti 34 reparti di degenza e 16 di terapia intensiva. In Toscana sono 5 i Covid hospital creati per combattere il virus. Nel Lazio per fronteggiare una possibile seconda ondata sono già disponibili circa mille posti tra reparti ordinari e terapia intensiva. Per quanto riguarda il Sud-Italia, in Puglia il neo assessore Pierluigi Lopalco ha fatto sapere che “non è ancora necessario fare convenzioni con strutture private”. In Calabria la Regione invece assicura che in poche ore la capienza degli ospedali può raddoppiare. In Campania, dove l’aumento di casi nelle ultime settimane è stato marcato, i 5 Covid hospital sono già operativi e si stanno predisponendo anche Covid resort per ospitare i positivi che non hanno spazi per garantire l’isolamento domiciliare.