> > Omicidio Yara Gambirasio, la sorella dell'assassino cambia cognome

Omicidio Yara Gambirasio, la sorella dell'assassino cambia cognome

caso yara bossetti

"Voglio lasciarmi il passato alle spalle". Torna a parlare la sorella dell'assassino di Yara Gambirasio: l'intervista al settimanale 'Oggi'.

Omicidio Yara Gambirasio, parla la sorella dell’assassino: “Voglio lasciarmi il passato alle spalle”. Il colpevole, un ex-operaio ora in carcere, è stato condannato nel 2018 per la morte della tredicenne di Brembate di Sopra.

Le storia di Bossetti

“Voglio lasciarmi il passato alle spalle: cambio cognome”. A parlare è Laura Bossetti, sorella gemella di Massimo Giuseppe Bossetti, conosciuto ai più per la morte della giovane Yara Gambirasio, uccisa il 26 novembre 2010. In un’intervista al settimanale ‘Oggi’, la Bossetti ripercorre la dolorosa vicenda che coinvolse lei e la sua famiglia, tragica non solo per la condanna dell’uomo – incarcerato nel 2018 -, ma quanto per la morte della tredicenne di Brembate di Sopra. Dal DNA del killer l’intera indagine prese infatti una strada totalmente inaspettata, dove a emergere furono delle nuove, quanto delicate, trame familiari: Bossetti si scoprì essere il figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni, un autista di autobus, e di Ester Arzuffi. Mentre ufficialmente Bossetti era figlio della Arzuffi e di suo marito, biologicamente si scoprì esserlo di Guerinoni e della Arzuffi: il peso della notizia causò – ai tempi – dolori e tensioni a entrambe le famiglia, in particolar modo per il risalto mediatico che seguì alla fuga di notizie.

Le parole della sorella

“Gli ho chiesto scusa per aver detto in passato che papà e mamma sono morti di dispiacere per il dolore di avere un figlio in carcere. Ho sbagliato, comunque è la verità”, ha spiegato al settimanale Laura Bossetti, provata dal passato. “Ora Massimo ha sua moglie Marita e sta bene così. Io gli auguro tutto il bene possibile. È stata una tragedia e solo chi è dentro sa cosa si prova e cosa si passa. Ho raggiunto la mia tranquillità ed è per questo che ho deciso di lasciarmi il passato alle spalle e cambiare cognome”. Dal carcere dove è recluso dal 2018, Bossetti starebbe scrivendo una biografia con la sua versione dei fatti. L’uomo, con il suo avvocato, avrebbe chiesto la revisione della sentenza di condanna. Ai tempi, il corpo della piccola Yara fu trovato tre mesi dopo la scomparsa in un campo in località Chignolo d’Isola. La tredicenne fu rinvenuta col corpo segnato da diversi segni di arma da taglio, ma l’autopsia chiarì che morì per essere rimasta ferita e sola e lungamente esposta alle intemperie.