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Burioni sull'aumento di contagi: "Le cose cominciano a mettersi male"

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Il virologo Roberto Burioni interviene in merito al recente aumento dei contagi in Italia: "Il virus è infettivo come nella scorsa primavera".

Il netto aumento dei contagi da coronavirus registrato nell’ultimo bilancio diffuso dalle autorità italiane ha generato un discreto allarme all’interno della comunità scientifica nazionale, in primis da parte del noto virologo Roberto Burioni. Sul suo profilo Twitter, il medico afferma infatti come il virus non si sia attenuato rispetto alle fasi iniziali dell’epidemia, ribadendo la necessità di continuare a osservare le misure di sicurezza previste dagli esperti.

Roberto Burioni sull’aumento dei contagi

In un tweet pubblicato nel tardo pomeriggio del primo ottobre, Burioni afferma: “Le cose cominciano a mettersi peggio. Vi prego, state attenti, mantenete le distanze, portate le mascherine, evitate luoghi affollati al chiuso, lavatevi le mani. Il virus è lì fuori, infettivo e nocivo come nella scorsa primavera. Dipende tutto da noi”.

Nelle ultime 24 ore sono stati infatti registrati in tutta Italia ben 2.548 nuovi contagi: un dato che non veniva registrato nel nostro Paese dallo scorso mese di aprile. Contestualmente sono stati anche segnalati 24 nuovi decessi e 1.198 guarigioni.

Dati in controtendenza con i commenti ottimisti che lo stesso Burioni aveva fatto poche ore prima sul proprio sito Medical Facts, in cui venivano lodati i progressi fatti in merito allo sviluppo del vaccino anti coronavirus: È come l’Italia ai Mondiali del 2006: ha superato la Germania in semifinale giocando una magnifica partita. Adesso si va in finale dove c’è la squadra più forte del mondo. Certo, il risultato non è al sicuro: ma se si è in finale significa che si può vincere, chi ha perso in semifinale è già a casa. Noi siamo invece in campo. Incrociamo le dita e prendiamo tutte le precauzioni: ci serve ancora qualche settimana o mese per sapere se il vaccino funziona o meno. E se funziona per il virus saranno guai”.